Ticino, 12 dicembre 2023

Circonvallazione Agno-Bioggio: alla ricerca di reali alternative

Un caso spinoso: le considerazioni del Consigliere di Stato Claudio Zali

Il Malcantone è una delle zone perennemente intasate dal traffico, per cercare di ridurne i disagi, oltre al progetto della rete treno tram del luganese, si è puntato molto sulla circonvallazione Agno Bioggio, forse un po’ troppe aspettative? Legittime?

La Circonvallazione è un tema storico nella politica dell’infrastruttura del nostro Cantone, se ne parla da almeno 50 anni: serve a sgravare gli abitati di Bioggio, ma soprattutto il centro di Agno da un traffico di transito che è sempre stato importante e molto peggiorato negli anni – dice il ministro Zali –. Nel 2011 è stanziato un credito per realizzare una variante che avrebbe attraversato due volte il Vedeggio e compromesso la zona dei Mulini di Bioggio. Questo progetto è stato abbandonato per l’impatto paesaggistico che avrebbe avuto e per il credito comunque insufficiente. Anche a livello politico non si era riusciti a trovare un accordo con tutti i comuni toccati territorialmente.

 

Il Dipartimento ha ritenuto più che doveroso elaborare un progetto costruito dal basso, coinvolgendo i comuni. Progetto che aveva come basi progettuali i concetti attuali di moderna costruzione per essere ritenuto sostenibile in tutti i settori interessati.

 

L’attraversamento all’interno dell’aeroporto, che prima era considerato un tabù, é un concetto superato con l’obbiettivo di riappropriarsi di spazio precluso a tutti per un’opera pubblica. Attraversare la Piana del Vedeggio praticamente completamente sotto terra e collegarsi al Vallone con una galleria è la logica conseguenza per salvaguardare il comparto interessato.

 

Questo avrebbe salvaguardato il territorio e permesso l’attraversamento impercettibile dell’abitato di Agno oltre che l’allontanamento del traffico dal centro del comune di Bioggio.

Questo progetto è stato sviluppato a partire dal 2016 su mio impulso; un consorzio di 6 studi di ingegneria era arrivato alla conclusione nel 2019, dopo 8000 ore lavoro e 1,8 milioni di franchi spesi, che l’opera era realizzabile e il suo costo si aggirava attorno ai 220 milioni di franchi.

 

Successivamente cosa è successo? Perché un progetto tanto importante, sostenuto e condiviso subisce questa battuta d’arresto?

Ricevuto questo progetto di massima, pensando di aver ricevuto quello per cui avevamo pagato, siamo passati alla progettazione definitiva per poter chiedere successivamente il credito di realizzazione al Gran Consiglio.Il progetto definitivo elaborato da altri ingegneri ha smentito gli esiti del progetto di massima, la soluzione tecnica individuata per fare il lavoro in falda dal precedente consorzio sembrerebbe non adeguata. E soprattutto il costo che hanno individuato è fuori scala: il progetto sarebbe costato circa mezzo miliardo e non 220 milioni.

Approfondimenti in merito sono in corso.

 

Concretamente quali sono i prossimi passi secondo lei più sensati?

Purtroppo se la notizia peggiore è quella corretta, non possiamo permetterci una spesa del genere. Una vera alternativa sarebbe una galleria di aggiramento completamente in roccia che però non risolverebbe tutti i problemi di traffico parassitario e che comunque non costerebbe meno, anzi….

E non dimentichiamoci che questa soluzione è già stata scartata con il voto popolare!

 

Si può ripartire dalla casella zero, cioè buttare tutto come se non fosse stato fatto niente?

Se vogliamo essere pragmatici bisogna considerare che una parte di questa strada è risultata fattibile e sensata, e quindi ovvio voler realizzare da subito la parte di Bioggio, che sarà la premessa per poter realizzare la parte di Agno, che stiamo già approfondendo per capire le reali alternative, tenuto conto dei costi-benefici che una simile alternativa dovrà avere.

 

MDD


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