Partiamo dai leventinesi, che hanno ottenuto il massimo nel week end (6 punti) e contro avversari non certamente semplici. Purtroppo la sfida in terra grigionese ha portato anche pessime notizie alla squadra di Cereda: una brutta carica alla balaustra ha infatti tolto di mezzo Daniele Grassi, che è stato trasportato all’ospedale per gli accertamenti del caso. Auguri di pronta guarigione al capitano dell’HCAP! La partita è iniziata nel segno del Davos, che ha messo sotto pressione gli ospiti ma senza riuscire a concretizzare. Bravo Conz, che è stato preferito a Juvonen. Dopo la sfuriata dei locali (sempre privi di Fora), i biancoblù hanno preso coraggio e grazie ad un attento gioco di copertura hanno praticamente messo la museruola agli avversari. A cinque minuti dalla prima pausa è così arrivato il gol di Fohrler, che ha letteralmente messo le ali ai leventinesi.
Nel finale di questo tempo si è scatenata anche una bagarre fra Douay e Frehner, quest’ultimo punito con una penalità di partita per la brutta entrata su Grassi. Ad inizio ripresa i ticinesi hanno poi trovato il raddoppio con Pestoni e in seguito hanno chiuso bene tutti gli spazi davanti a Conz, che nel tempo conclusivo si è eretto a formidabile usbergo della causa biancoblù. Pestoni, a porta vuota, ha in seguito abbellito il risultato.
Il Lugano, dal canto suo, non ha certo disputato la sua miglior partita. Ma occorreva cancellare subito la sconfitta della Gottardo Arena e porre fine ad una mini serie di tre sconfitte di fila. E così è stato. La squadra di Luca Gianinazzi, senza brillare in modo particolare (ma d’altra parte nessuno si aspettava grandi cose…) ha messo sotto gli Aviatori grazie ad una prova concreta e disciplinata, in cui stavolta non è emersa solo la Paradesturm, ossia la prima linea, bensì anche i giocatori di sostanza. Non deve dunque sorprendere se nel tabellino bianconero figurano i nomi del rientrante Patry, di Morini e di Mirco Müller, i primi due bravi a sfruttare gli errori degli avversari mentre il terzo ha fatto valere la classe e l’esperienza. Sul 3-0 dopo venti minuti si pensava che fosse…fatta. E invece no, perché il Kloten non ha mollato, riducendo lo scarto nel secondo tempo con Loosli e facendo tremare poi Schlegel in qualche occasione nel terzo finale.
Il Lugano ha però tenuto generosamente ed ottenuto di nuovo i tre punti. Una boccata d’ossigeno fondamentale. E ora sotto con la pausa a preparare lo sprint verso il Natale.
MDD