ZURIGO – La rete di Steffen, giunta al 94’ al termine di un’azione personale caparbia e di grande voglia e grinta, è la fotografia ideale del Lugano 2022-2023. Voglia, dedizione, sacrificio, senso di appartenenza e consapevolezza nei propri mezzi, ai quale si aggiunge un po’ di adrenalina e tensione che nelle ultime settimane si sta facendo sentire in vista della finale di Coppa di domenica. Il Lugano, ieri, ha ottenuto la quarta vittoria su quattro incontri con lo Zurigo e ha concluso come meglio non poteva la sua stagione: non sarà arrivata la seconda posizione, che il Crus e i suoi ragazzi volevano per eguagliare il Lugano di Morinini, ma a conti fatti la società sarà più contenta della terza piazza piuttosto della seconda.
Il perché lo abbiamo spiegato già qualche giorno fa: con la terza posizione i bianconeri si sono assicurati la presenza ai playoff di Europa League, che si terranno ad agosto, con la sicurezza – in caso di sconfitta – di partecipare quantomeno alla fase a gironi di Conference League. In poche parole: la presenza europea è assicurata, la stagione in campo internazionale inizierà ad agosto e non a luglio, e anche sul fronte mercato il club potrà lavorare meglio, con più serenità e potendo mettere sul tavolo delle trattative la partecipazione a una coppa europea. Mica poco, calcolando che col secondo posto sarebbe arrivata sì la partecipazione al secondo turno preliminare di Champions League, ma col rischio di ritrovarsi ad agosto fuori da ogni competizione europea.
Tornando alla sfida di ieri al Letzigrund, invece, possiamo dire che Croci-Torti ha avuto le risposte che cercava. Certo, il tecnico momò avrà sicuramente in testa gli 11 che schiererà domenica al Wankdorf, ma ieri le “riserve” hanno dimostrato di essere pronte a dare il loro contributo. Sì perché i bianconeri hanno confermato di conoscere lo spartito a memoria; uno spartito fatto di possesso palla, di inserimenti delle mezzali, di sovrapposizioni e di verticalizzazioni in grado davvero di mandare in confusione qualsiasi avversario alle nostre latitudini. Nessuno se la prenderà, immaginiamo, se dovessimo dire che il Lugano gioca il miglior calcio del nostro campionato.
Le due reti incassate dallo Zurigo lasciano il tempo che trovano, anche perché ormai Sabbatini e compagni pensavano più a non farsi male e a risparmiare energie in vista di domenica. Poi, come detto, Steffen si è inventato un gol da cineteca e quindi… va bene così…