A fine marzo il Consiglio Federale ha aumentato i tassi sui crediti Covid, portandoli da zero ad un tasso che va dal 1.5% fino al 2%. Un aumento che viene contestato dalla Lega dei Ticinesi che, tramite il granconsigliere Omar Balli, ha inoltrato un'interrogazione al Consiglio di Stato. Balli denuncia “una decisione che penalizza le PMI e gli artigiani che, ricordiamo, avevano potuto beneficiarne per fare fronte alle enormi difficoltà causate dalla pandemia e dal lockdown deciso dal CF”.
Nella situazione attuale di continui rincari, continua Balli, “simili decisioni appaiono problematiche. Il nostro Cantone ne risulta ancor più penalizzato in quanto la sua situazione economica e sociale è nettamente peggiore rispetto al resto della Svizzera, anche grazie alla libera circolazione che, va detto, i ticinesi hanno sempre respinto”.
Per questo motivo Balli chiede al Consiglio di Stato se era stato consultato dalla decisione del Consiglio federale e se l'ha condivisa o meno, se gli istituti bancari ticinesi sono stati interpellati e, se sì, con che esito. Infine Balli chiede qual'è la situazione attuale in relazione ai crediti totali e quale effetto si prevede abbia questa decisione sulle aziende e gli artigiani coinvolti.