I premi di cassa malati dovrebbero subire un nuovo significativo aumento per il 2024, stimato al momento al 7.5%. È questa perlomeno la previsione di Verena Nold, direttrice di Santèsuisse che in un'intervista rilasciata al Blick spiega che nei primi due mesi dell'anno i costi della sanità sono aumentati del 7.5%, aumento che dovrebbe riflettersi nei premi. “I costi pro capite sono aumentati del 7,5% nei primi due mesi di quest'anno. Già l'anno scorso le compagnie di assicurazione sanitaria hanno perso 1,5 miliardi di franchi. Ora non ci sono abbastanza soldi per colmare le perdite. Il risultato sarà un ulteriore aumento dei premi”.
L'aumento dei costi, spiega Nold, è da rincondurre principalmente ai medicamenti sempre più cari e al fatto che ci sono sempre più medici che possono fatturare prestazioni senza doverne spiegare il motivo. “È un meccanismo semplice: se ci sono molti medici, più persone vanno dal medico e automaticamente ci sono più trattamenti. Non sappiamo se queste terapie siano ancora necessarie ed efficaci. Semplicemente non abbiamo i dati. Possiamo vedere l'andamento dei costi, ma quando si tratta di qualità, siamo ciechi”.
Alla domanda se non è normale che una popolazione che invecchia sempre di più ha bisogno di spendere di più nella sanità, Nold riconosce che è sicuramente un fattore ma che, attualmente, la crescita dei costi non rispecchia l'aumento dell'età media della popolazione. Secondo lei, uno dei problemi risiede nel fatto che non si ha l'autorità di limitare una prestazione o un medicamento che non si sono rivelati efficaci. “I nuovi farmaci e le terapie innovative contro il cancro sono uno dei maggiori fattori di costo nel settore sanitario. È giusto che possiamo permetterceli. Ma è un grave errore, a mio avviso, non eliminare dal catalogo dei servizi i trattamenti di cui è stata dimostrata l'inutilità. Se vogliamo che il nostro sistema sia finanziabile a lungo termine, dobbiamo diventare più efficienti”.
Oltre a voler inserire dei criteri di qualità e di efficacia e limitare le terapie e i medicamenti che non portano a risultati, la direttrice dell'associazione mantello delle casse malati suggerisce che i cantoni siano più severi nel chiedere prestazioni di alto livello in “ogni piccolo ospedale”. “Un chirurgo che esegue un intervento complicato molto spesso ottiene risultati migliori. Questo è scientificamente provato. Questa è la base per decidere dove fare cosa. La specializzazione migliora anche la qualità. I cantoni dovrebbero essere più severi e non dare a ogni piccolo ospedale ogni mandato di servizio”.