Ticino, 02 aprile 2023

Cresce la preoccupazione per la perdurante siccità

*Articolo dal Mattino della Domenica

Anche il Ticino, in particolar modo in questi ultimi mesi, è chiamato a far fronte alla delicata situazione relativa all’approvvigionamento idrico. L'anno scorso eravamo in una condizione analoga, con un inverno alle spalle povero di precipitazioni. Allora, però, non sapevamo ancora che la primavera sarebbe stata povera di precipitazioni e che avremmo avuto un'estate estremamente calda e torrida. Se le somiglianze con quanto vissuto lo scorso anno non mancano, va tuttavia considerato che all’inizio di questo 2023 la situazione è anche più critica: infatti abbiamo già alle spalle un anno estremamente siccitoso, per cui partiamo con un deficit maggiore rispetto a quello di un anno fa. Basti pensare che nel solo Mendrisiotto è piovuto la metà del solito e che, a oggi, una mezza dozzina di Comuni, in tutto il Ticino, ha già pubblicato avvisi e divieti.
 

In questo senso, i Servizi cantonali e i Comuni operano in maniera coordinata, alfine di cercare soluzioni a questa problematica, a beneficio delle economie domestiche, ma anche del settore primario, anch’esso purtroppo confrontato con non poche difficoltà.
 

Cantone e Comuni si aiutano a vicenda
 

E allora cosa fare? La soluzione risiede nell’aiutarsi a vicenda: Cantone e Comuni. E, non meno importante, nei gesti quotidiani dei singoli cittadini. Nella fattispecie, il modus operandi adottato a livello cantonale è collaudato da anni ed è utilizzato per fronteggiare gli enormi problemi di siccità degli ultimi anni. Concretamente, fin dal 1994, ovvero dall’entrata in vigore della Legge sull'approvvigionamento idrico, il Dipartimento del territorio pianifica

la messa in rete degli acquedotti municipali; fa in modo che i Comuni possano condividere gli esuberi d’acqua e riescano a mettere in campo delle opere insieme, come per esempio condotte e serbatoi. Ecco che, in caso di crisi, un Comune può avvalersi dell’aiuto del proprio vicino. I Comuni, invece, sono responsabili della distribuzione dell’acqua alla propria popolazione: emanano avvisi all’uso parsimonioso o addirittura divieti per scopi non essenziali (come ad esempio l’irrigazione di giardini o il riempimento di piscine).
 

I possibili scenari
 

Attualmente si prospettano vari livelli di emergenza. Altri Comuni che si trovano in difficoltà nella distribuzione dell'acqua potabile potrebbero emanare degli inviti all'uso parsimonioso. Se questi non fossero sufficienti, il passo successivo sarebbe l'introduzione di divieti legati al consumo. Se anche questi non fossero a loro volta abbastanza, il terzo livello sarebbero dei contingentamenti. Quest’eventualità evidenzierebbe una situazione davvero molto delicata: l'anno scorso il livello massimo raggiunto è stata l'introduzione di divieti. Ciò significa che anche l'anno scorso, nonostante tutte le difficoltà, la situazione è stata ancora gestita in maniera soddisfacente.
 

Piscine: invito ad essere sensibili

Con l’arrivo della bella stagione e del caldo, i proprietari di piscine non vedranno l’ora di tuffarsi per un bagno rinfrescante. Attenzione, però: il riempimento delle vasche è soggetto al Regolamento comunale per la distribuzione di acqua potabile. Dunque, vi sono delle norme da seguire, oltre - va da sé - al buon senso!

*Edizione del 2 aprile 2023

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