Dopo il grave episodio di cronaca che ha visto un giovane brutalmente aggredito e derubato ritrovato in un lago di sangue dal padre in pieno centro a Lugano, credo sia doveroso, anche per chi, come me, svolge un ruolo politico, seppur giovane, porsi alcune domande fondamentali.
La città, soprattutto nelle ore notturne del fine settimana, presenta segnali allarmanti. Esiste forse una falla nel sistema di sicurezza tra l’una e le cinque del mattino? Ci sono 4 aree particolarmente sensibili dove la sola presenza di un agente fungerebbe da deterrente efficace?
Vivo tra Lugano e Milano per ragioni professionali e proprio per questo posso dirlo con cognizione di causa: la percezione di insicurezza, anche da noi a Lugano sta crescendo. Solo due settimane fa durante una serata in città con alcuni amici investitori interessati al nostro territorio imprenditori seri, pronti a creare valore e posti di lavoro per i nostri artigiani ci siamo imbattuti in una scena surreale: un ragazzo non Ticinese e non di Lugano, completamente fuori controllo, armato di una spranga, che urlava in mezzo alla strada. È stato un episodio che ha lasciato tutti scossi e purtroppo non è un caso isolato.
Le statistiche possono raccontare un quadro apparentemente sotto controllo, ma la percezione quotidiana dei cittadini è un altro tipo di verità e non può essere ignorata. Lugano non è più la Lugano di una volta. Per questo propongo con forza l’introduzione di un controllo notturno mirato nei fine settimana, con una presenza fisica concreta nei punti nevralgici della città. Una figura visibile, che possa muoversi a piedi da Cassarate fino a via Nassa, pronta a intervenire a dissuadere, a segnalare tempestivamente situazioni critiche alla polizia.
Questa presenza non sarebbe solo simbolica, ma operativa: un punto di riferimento per i cittadini un deterrente per chi intende abusare della notte e una rassicurazione per chi, da residente o da investitore, crede ancora in Lugano come città vivibile, sicura, e attrattiva.
Non possiamo tollerare che in centro città, a mezzanotte, si debba aver timore a camminare verso una fermata dell’autobus. La sicurezza non è un lusso, è un diritto. E la politica ha il dovere di garantire che questo diritto sia rispettato.
Christian Tresoldi
Consigliere comunale Lugano