È cronaca dello scorso mese che un imprenditore ticinese è stato condannato a 24 mesi di carcere, sospesi con la condizionale, per essersi appropriato indebitamente di indennità per lavoro ridotto per un ammontare di 810'000 franchi. Una condanna che ha portato il Consigliere comunale di Lugano Lukas Bernasconi a presentare un'interrogazione sulla questione, in particolare alla luce del fatto, stando a Bernasconi, la ditta in questione era diretta da un esponente di rilievo della politica cittadina, "tanto da essere divenuto segretario della sezione di Lugano di un importante partito".
Tramite l'interrogazione di Bernasconi si apprende inoltre che la ditta in questione ha ricevuto "sostanziosi" mandati dalla Città di Lugano e attualmente è impegnata in uno dei cantieri più importanti, la nuova sede del DSU al piano della Stampa.
Un fatto che ha spinto il Consigliere comunale in quota Lega a chiedere al Municipio di Lugano quali sono le intenzioni del Municipio rispetto a imprenditori che hanno abusato della fiducia dello Stato. Bernasconi ricorda che la legge sulle commesse pubbliche non prevede misure particolari, "detta in modo semplice, all’azionista basta uscire dal Consiglio di Amministrazione e.......tütt a post",scrive il capogruppo della Lega in Consiglio comunale.
"Ci si chiede quindi – continua Bernasconi - come si vuole porre il Municipio rispetto a casi come questi, se agli occhi dell’esecutivo è sufficiente lasciare le cariche in seno alla società, pur mantenendone la proprietà, per ritrovare una verginità di facciata e continuare a ricevere mandati di lavoro dalle istituzioni".
Per questo Bernasconi chiede al Municipio di Lugano qual'è la sua posizione su situazioni come quella da lui esposta e come intende muoversi con società il cui azionista amministratore è stato condannato per truffa verso lo stato ma che, pur restando il proprietario, non figura più tra gli amministratori iscritti a registro di commercio. Infine il Consigliere comunale chiede se ritiene opportuno assegnare nuovi mandati diretti a queste persone e se ritiene opportuno che siano coinvolti in futuri concorsi.