MILANO (Italia) – È esplosa la polemica sui social per quanto avvenuto sabato sera a San Siro, specificatamente in Curva Nord (covo del tifo caldo dell’Inter), quando gli ultras nerazzurri hanno deciso di abbandonare il loro settore dopo che era circolata la notizia della morte dello storico capo ultrà, Vittorio Boiocchi, in un agguato a Milano. Stando a diverse testimonianze, i gruppi organizzati hanno costretto anche i semplici tifosi ad abbandonare gli spalti: diverse famiglie, con i bambini in lacrime, sono stati costretti con minacce e violenze a seguire le diretti degli ultras.
"La curva nord ha obbligato tutti i tifosi li presenti, donne e bambini compresi, a lasciare la curva con urla e spintoni, ho pagato il biglietto per vedere il primo tempo nel secondo verde e metà del secondo nel terzo verde, un comportamento indecente da parte dei capi ultrà", recita una delle tante denunce che si possono leggere sui social. "Ci stanno costringendo con le minacce a uscire, un padre picchiato con la bambina, gente che ha fatto 600 km costretta a tornare a casa", spiega un’altra testimonianza.
Mentre la società meneghina sta pensando a un rimborso per coloro che si trovavano in Curva Nord e sono stati costretti ad abbandonare lo stadio, le critiche hanno preso di mira anche le forze dell’ordine che non hanno fatto nulla per evitare quanto avvenuto.