La tesi più comunemente accettata nella comunità scientifca per spiegare la scomparsa dei dinosauri è la caduta di un meteorite di 12 km di diametro su quella che oggi è la penisola dello Yucatán, in Messico. Lo schianto provocò un cratere di 180 km di diametro e causò un cataclisma e un inverno nucleare che finì per spazzare via le specie dominanti sulla Terra.
Ma secondo una nuova scoperta a provocare l'estinzione dei dinosauri potrebbe essere stato non uno ma da due giganteschi asteroidi. Degli scienziati hanno infatti individuato un secondo cratere situato a 350 km dalla costa della Guinea e della Guinea-Bissau. Chiamato Nadir, dal nome di una vicina montagna sottomarina, il cratere ha un diametro di nove chilometri, spiega la rivista scientifica ZME Science. È sepolto sotto diverse centinaia di metri di sedimenti, ma i dati sismici hanno rivelato la sua struttura circolare con un bordo rialzato e un picco centrale causato dal rimbalzo del terreno dopo l'impatto, il che permette di identificarlo come un meteorite.
Secondo lo studio pubblicato su Science Advances l'asteroide che ha causato il cratere avrebbe avuto un diametro di 400 metri, molto più piccolo di quello del Messico. Tuttavia, avrebbe comunque causato un enorme cataclisma e uno tsunami alto 900 metri e sarebbe avvenuto circa 66 milioni di anni fa (con un margine di errore di 500'000 anni), la stessa stima dell'impatto del meteorite in Messico.
Sono state proposte diverse spiegazioni per spiegare questa "simultaneità". Alcuni asteroidi sono accompagnati da una piccola luna, quindi entrambi sarebbero caduti sulla Terra; l'impatto nell'Atlantico è stato causato dalla piccola luna. Una seconda possibilità è che questo asteroide fosse già passato vicino alla Terra in precedenza e che, a causa della forza gravitazionale, si sia rotto in due pezzi che si sono poi schiantati sul nostro pianeta.
Una terza spiegazione è la collisione di un asteroide nello spazio, che ha causato molti frammenti e ha provocato una forte pioggia di meteoriti per un certo periodo di tempo. Ad esempio, il cratere Boltysch in Ucraina, con un diametro di 24 km e un'età stimata di 65,4 milioni di anni, potrebbe far parte di questo stesso gruppo di corpi celesti.
Tuttavia, non vi è ancora la certezza che il cratere Nadir sia stato formato da un asteroide. A tal fine, dovranno essere analizzati dei campioni di terreno e tal fine è presentata una domanda di perforazione a cui seguiranno nuove analisi.
Ma secondo una nuova scoperta a provocare l'estinzione dei dinosauri potrebbe essere stato non uno ma da due giganteschi asteroidi. Degli scienziati hanno infatti individuato un secondo cratere situato a 350 km dalla costa della Guinea e della Guinea-Bissau. Chiamato Nadir, dal nome di una vicina montagna sottomarina, il cratere ha un diametro di nove chilometri, spiega la rivista scientifica ZME Science. È sepolto sotto diverse centinaia di metri di sedimenti, ma i dati sismici hanno rivelato la sua struttura circolare con un bordo rialzato e un picco centrale causato dal rimbalzo del terreno dopo l'impatto, il che permette di identificarlo come un meteorite.
Secondo lo studio pubblicato su Science Advances l'asteroide che ha causato il cratere avrebbe avuto un diametro di 400 metri, molto più piccolo di quello del Messico. Tuttavia, avrebbe comunque causato un enorme cataclisma e uno tsunami alto 900 metri e sarebbe avvenuto circa 66 milioni di anni fa (con un margine di errore di 500'000 anni), la stessa stima dell'impatto del meteorite in Messico.
Sono state proposte diverse spiegazioni per spiegare questa "simultaneità". Alcuni asteroidi sono accompagnati da una piccola luna, quindi entrambi sarebbero caduti sulla Terra; l'impatto nell'Atlantico è stato causato dalla piccola luna. Una seconda possibilità è che questo asteroide fosse già passato vicino alla Terra in precedenza e che, a causa della forza gravitazionale, si sia rotto in due pezzi che si sono poi schiantati sul nostro pianeta.
Una terza spiegazione è la collisione di un asteroide nello spazio, che ha causato molti frammenti e ha provocato una forte pioggia di meteoriti per un certo periodo di tempo. Ad esempio, il cratere Boltysch in Ucraina, con un diametro di 24 km e un'età stimata di 65,4 milioni di anni, potrebbe far parte di questo stesso gruppo di corpi celesti.
Tuttavia, non vi è ancora la certezza che il cratere Nadir sia stato formato da un asteroide. A tal fine, dovranno essere analizzati dei campioni di terreno e tal fine è presentata una domanda di perforazione a cui seguiranno nuove analisi.