Lo scorso gennaio, un giovane francese di colore aveva raccontato di essere stato aggredito da un gruppo che parlava tedesco in un parco di Neuchâtel. Sulla piattaforma instagram aveva pubblicato un messaggio in cui sosteneva che degli estremisti di destra lo avevano picchiato e inciso una svastica sulla guancia. Poco dopo, aveva presentato denuncia contro ignoti. Alle forze dell'ordine, tuttavia, era subito sembrato inverosimile che un gruppo di estremisti di destra era a spasso un lunedì sera, senza che nessuno li notasse. Dopo aver aperto un'inchiesta, la polizia aveva concluso che la natura delle ferite era incompatibile con l'uso di un taglierino, come sosteneva il francese. L'indagine ha inoltre stabilito che i tagli erano stati effettuati prima del presunto attacco.
In un'ordinanza del tribunale penale, la procura di Neuchâtel lo ha quindi riconosciuto colpevole di aver ingannato la legge e gli ha inflitto una multa di 30 aliquote giornaliere a 30 franchi (900 franchi) con sospensione della pena. Dovrà inoltre pagare i 200 franchi di spese processuali.