La situazione dell’approvvigionamento di energia in Europa si è ulteriormente complicata, soprattutto nel settore del gas. In questo senso, nelle scorse settimane, il Consiglio federale è stato informato sullo stato dei preparativi in vista di un’eventuale penuria di gas o elettricità.
Oltre ai provvedimenti già adottati o avviati per prevenire le insufficienze, la Confederazione – insieme alle unità amministrative responsabili, ai Cantoni e alle aziende del settore energetico – sta studiando diversi scenari per prepararsi a un'eventuale mancanza di gas o di elettricità, anche attraverso lo sviluppo della produzione di energia rinnovabile.
A questo proposito, il Consiglio di Stato ticinese, su proposta del Dipartimento del territorio, negli scorsi giorni ha chiesto all’Azienda Elettrica Ticinese di valutare il potenziale complessivo di produzione di energia rinnovabile e indigena, nella fattispecie quella generata dal Parco eolico del San Gottardo, chiedendo di approfondirne il potenziamento.
Potenziamento fattibile?
Tenuto conto anche dell’intenzione del Consiglio federale di accelerare lo sviluppo della produzione di energia rinnovabile sia per motivi di politica climatica, oltre che per la situazione internazionale venutasi a creare con i recenti fatti nell’est dell’Europa che incita i Governi a intensificare gli sforzi per disporre di una produzione il più possibile di origine interna, il Consiglio di Stato ritiene importante verificare e quantificare il potenziale residuo di produzione sul Passo del San Gottardo, con la realizzazione di ulteriori aerogeneratori, e valutare le conseguenti implicazioni infrastrutturali e finanziarie.
Il Paese non può fermarsi
“Il fabbisogno di energia è in continua crescita”, commenta il Presidente del Consiglio di Stato, Claudio Zali, aggiungendo che “occorre pertanto fornire delle risposte concrete alla popolazione affinché il Paese non si fermi. E una di queste risposte passa dalle energie rinnovabili, come, per esempio, il fotovoltaico e l’eolico. In questo senso, le informazioni richieste ad AET relative al Parco eolico del San Gottardo faranno da base per una riflessione da parte del Consiglio di Stato, che prenderà in conto anche gli altri interessi in gioco, con particolare riferimento a quelli territoriali di protezione della natura e del paesaggio”.
Zali ricorda inoltre che il Dipartimento del territorio è da anni impegnato nella lotta contro lo spreco energetico. Un’azione, questa, condotta a tutto campo, a partire dalla “sensibilizzazione e consulenza alla popolazione, condotte in collaborazione con l’Associazione TicinoEnergia, senza dimenticare l’informazione capillare e continua nelle scuole”.
Fotovoltaico: l’esempio del Cantone
L’Autorità cantonale deve confrontarsi anche con il ruolo di esempio nella sensibilizzazione e promozione delle energie rinnovabili, di cui il fotovoltaico rappresenta il maggiore potenziale a disposizione sul nostro territorio.
In quest’ottica è opportuno esplorare la potenzialità produttiva e la fattibilità di un impianto di questo tipo proprio sul tetto del Palazzo governativo (Nuovo palazzo del Governo), il Dipartimento del territorio, in collaborazione con la Sezione della logistica e con la consulenza dell’Ufficio dei beni culturali si è già attivato in questo senso.
Il Parco eolico del San Gottardo
Inaugurato nell’autunno del 2020 e costato 32 milioni di franchi, il Parco eolico del San Gottardo è il primo del suo genere nella Svizzera italiana, oltre a essere uno dei più alti d’Europa, 2'100 metri di quota. È caratterizzato da cinque torri dell'altezza di 98 metri ciascuna, con pale lunghe 46 metri.
L’elettricità prodotta rappresenta il 15% della produzione energetica eolica nazionale. Si tratta di un passo verso l'obiettivo di una produzione energetica proveniente al 100% da fonti rinnovabili entro il 2050.
*Dal MdD





