Il presidente francese Emmanuel Macron ha perso la maggioranza assoluta all'Assemblea Nazionale dopo il secondo turno delle elezioni parlamentari in Francia, un voto segnato da una forte avanzata dei partiti agli estremi dello spettro politico, secondo le proiezioni. Se questi risultati saranno confermati, si tratterà di una grave battuta d'arresto per il presidente francese, che dovrà trovare alleanze per attuare il suo programma di riforme nei prossimi cinque anni.
Secondo le prime proiezioni degli istituti di sondaggio, la coalizione Ensemble! Di Macron otterrebbe tra i 200 e i 260 seggi, un dato ben lontano dalla maggioranza assoluta di 289 deputati (su 577) dell'Assemblea nazionale. Da parte sua, l'alleanza di sinistra Nupes guidata da Jean-Luc Mélenchon si attesta tra i 150 e i 200 deputati e diventa il primo gruppo di opposizione nell'Assemblea, secondo queste proiezioni.
Per la sinistra unita - una novità da decenni - i risultati di domenica sera significano che diventa il principale blocco di opposizione nell'assemblea, un ruolo precedentemente assunto dalla destra. Il partito di Marine Le Pen Rassemblement National (RN) ha ottenuto tra i 60 e i 100 deputati, secondo le stesse fonti, il che rappresenta un notevole passo avanti. Più distaccata invece la destra repubblicana, che finora era il principale partito di opposizione, che si deve accontentare di circa sessanta seggi.