Sport, 14 aprile 2022

“Una solida tradizione e il futuro è promettente”

Il presidente Andrea Polti ci racconta le vicende del Velo Club Tre Valli Biasca

LUGANO - Andrea Polti è il presidente del dinamico Velo Club Tre Valli Biasca dal 2017, anche se in realtà lo era già stato nel 2008. Cresciuto a Biasca e di origini bleniesi, lavora come ingegnere elettronico presso le FFS dal 2006 e attualmente si occupa (come esperto) della realizzazione degli impianti di sicurezza ferroviari. Un compito particolarmente impegnativo. Già da giovane ha praticato vari sport e il ciclismo (competitivo) l’ha scoperto ad inizio anni Novanta, vincendo una gara di mountain bike a Olivone nella categoria giovani. Poi, affascinato dalla strada, ha disputato alcune gare nelle categorie scolari, esordienti e juniores nel Velo Club Bellinzona e poi, per un anno, è stato negli Under 23 del Velo Club Mendrisio di Alfredo Maranesi, che Polti definisce come “un appassionatisismo dirigente”. La stessa dedizione che il presidente Polti mette nella società ciclistica biaschese, che negli ultimi anni si è ritagliata uno spazio importante in ambito cantonale. E proprio di questo e della storia del Velo Club Tre Valli Biasca abbiamo parlato nei giorni scorsi con il numero 1 della società rivierasca.


Il vostro club è un dei più vecchi del Cantone.
L’anno scorso abbiamo festeggiato i 125 anni di storia (data riportata sulla bandiera della società, 23 agosto 1896). Nel 1920 fu ufficialmente fondato da certi Pacciorini e Guidolfi; poi rimase in vita una decina di anni dedicati, più che altro, all'organizzazione di raduni turistici che, a quei tempi avevano grandioso successo, In questo campo il Velo Club Tre Valli Biasca si fece un nome anche internazionalmente. La storia dice che per treanni di seguito venne organizzata anche la BBB, la Biasca-Brissago-Biasca, ed un campionato ticinese di velocità. 


Poi, dopo anni difficili, nel 1976 il club ha ripreso le sue attività grazie a Sanzio Vanzina.
Esatto, su iniziativa di Sanzio Vanzina è stato ricostituito l’attuale Velo Club Tre Valli Biasca che si è subito premurato di organizzare alcune gare regionali per scolari allo scopo di creare la propria squadra atletica. Da allora è sempre stato attivo 


Nel 1978 ecco la prima gara cantonale e poi i campinati ticinesi a Malvaglia. Poi il circuito di Serravalle. 
Siamo stati subito molto attivi. Ricordo che nel 1978 fu organizzato il Gran Premio Biasca a carattere cantonale, ripetuto ancora nel 1979. Nel frattempo per incarico della federazione ticinese, il nostro velo club allestì a Malvaglia il campionato ticinese di ciclismo su strada che ebbe uno strepitoso successo. E nel 1980 ecco la prima edizione del circuito di Serravalle a carattere cantonale per allievi ed esordienti. Potrei ricordare ancora che nel 1982 si organizzò una gara cantonale per scolari e la prima gara nazionale sul circuito di Serravalle, aperto alle categorie esordienti, allievi e dilettanti. La leggenda narra che Tony Rominger vinse nella categoria dilettanti la sua prima gara ciclistica… 



Nel frattempo nasce una bella squadra.
Con i sui corridori Andrea e Sergio Guidotti, Peter Tami, Lucio Bolis, Sandro e Roberto Frasa, Dario Maestrani, Fausto Cipolla e Giuseppe Dolfini, il Velo Club Tre Valli Biasca ha onorato la sua presenza in numerose gare cantonali e nazionali ottenendo anche prestigiosi risultati, fra i quali la medaglia di bronzo ai campionati svizzeri 1982, categoria juniori, a Wil, con Peter Tami. 


Veniamo ai giorni nostri: come vanno le cose? 
La storia del Velo Club Tre Valli Biasca continua alla grande anche nel presente: al momento pedalano tra le nostre file una cinquantina di ragazze e ragazzi tra i 5 e i 19 anni oltre a diversi adulti alcuni dei quali partecipano ancora a gare nelle categorie Master difendendo alla grande o colori della nostra società. E durante i festeggiamenti del 125mo svoltisi a fine agosto dell’anno scorso abbiamo innaugurato la nostra nuova sede/magazzino che di dà finalmente una solida base sulla quale costruire il futuro.


Ma non solo...
Da una decina di anni ci occupiamo principalmente di MTB ma mantenendo anche la bici da corsa, ma pure di Trial e BMX, tramite dei partner. Organizziamo settimanalmente degli allenamenti in cui lavoriamo in particolar modo sulla tecnica di guida, in modo da saper padroneggiare con sicurezza il mezzo. Ogni ragazzo può partecipare con la propria MTB. Se poi è interessato, noi offriamo la possibilità di noleggiare una bici da corsa. I nostri giovani partecipano al circuito cantonale di gare chiamato Kids Tour, come pure a qualche gara di circuiti svizzeri.


Nel 2008 avete aperto le porte alla MTB. 
La scelta nel 2008 di aprire ad altre discipline ciclistiche (MTB, BMX, Trial), proposta anche dall’allora FCT con la Presidentessa Paola Valchera, è stata estremamente importante sia per lo sviluppo tecnico dei nostri ragazzi (multi disciplinarietà) che per un nuova carica rigenerazionaria per la nostra società che negli anni precedenti contava pochi attivi. 


La vostra sezione mountain bike è particolarmente attiva. 
Certamente! È la disciplima che al momento affascina e avvicina più facilmente i giovani alla nostra società e come ad altre che si sono aperte a questa specialità. Sarà che in questi anni la nostranazionale ha dominato il terreno a livelli internazionale, sarà che ogni ragazzo ne possiede una, fattostà che da qualche anno abbiamo aperto la nostra società anche a ragazzi dai 5 anni creando il gruppo U7U9 che ha lo scopo di far divertire e nello stesso tempo indirizzare i bambini in questa spettacolare disciplina con l’idea in seguito di proporre loro anche la possibilità di provare la bicida strada.


A livello cantonale però il ciclismo sta soffrendo: mancanza di corridori, poche corse e via dicendo. 
Il numero dei ragazzi non è un problema per quanto riguarda le categorie giovanili fino agli U15, un’altra cosa è il proseguio a livello competitivo per le categorie superiori che richiedono un impegno non indifferente da parte del giovane e dalla società che lo accompagna. Per i giovani le gare in Ticino sono diverse sia su strada che per MTB. Dagli U17 un su invece in Ticino troviamo solo alcune società che le organizzano e di conseguenza bisogna andare oltre Gottardo o in Italia per poter gareggiare. Sempre piu difficile è sicuramente organizzare delle gare su strada per le categorie superiori, perché la lunghezza del circuito ha un notevole impatto sull’attuale circolazione stradale che sempre con maggior difficiltà permette l’organizzazione.


Mancano anche i volontari.
Per quello che concerne la nostra società, abbiamo difficoltà nel trovare persone/volontari disposti a dare una mano durante gli allenamenti e le trasferte delle gare, anche se non possiamo lamentarci molto visto che abbiamo comunque diversi genitori dei nostri ragazzi che da anni hanno a cuore la nostra società. 


Come sono i vostri rapporti con Ticinocycling?
I nostri rapporti con Ticinocycling sono molto positivi, proficui e collaborativi. La federazione ha un compito molto importante nel gestire il calendario stagionale e il Kids Tour al quale partecipano praticamente tutte le società ticinesi con anche delle comparse di oltre Gottardo o dalla vicina Italia.


Avete in mente per il futuro di organizzare nuove partenze di tappa del Giro della Svizzera? O chissà: anche degli arrivi? 
Nel 2009 abbiamo organizzato con successo la partenza di una delle tappe del Tour de Suisse alla quale abbiamo avuto l’onore di accompagnare il plotone dalla partenza all’uscita del paese. Non è detto che in futuro si programmi un’altra tappa da o per Biasca.

MDD

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