Un cacciatore giurassiano è stato multato e si vedrà sospendere la patente per almeno un anno per aver sparato a un gatto che aveva scambiato per una faina.
Come riporta "Le Quotidien Jurassien", questo cacciatore notturno era armato con un fucile calibro 22 dotato di silenziatore. Davanti al giudice, ha affermato di aver agito su richiesta di un amico per un tasso che faceva i suoi bisogni nel suo silo. Una sera, tornando a casa, pensò di vedere "una di quelle fastidiose donnole" salire su un albero.
Anche da bambino, quando teneva il pollame, le donnole lo uccidevano. E non molto tempo fa, hanno devastato il suo allevamento di fagiani, ha detto. Così, quando ha visto due occhi a tre o quattro metri di altezza, ha sparato. Solo che si trattava di un gatto ("che è anche una bestia sporca", ha esclamato l'uomo come riportato da "Le Quotidien Jurassien") e non di una faina.
Dopo aver presentato ricorso a un'ordinanza penale che lo privava della sua patente di caccia per due anni, il pensionato ha ottenuto un ritiro per un anno e un altro anno sospeso per cinque anni, così come una riduzione della multa da 3000 a 2000 franchi, dato il suo modesto reddito. Per il giudice, sparare a un gatto invece che a una faina non è una prova di grande attenzione alla natura e la condanna era quindi giustificata.
Come riporta "Le Quotidien Jurassien", questo cacciatore notturno era armato con un fucile calibro 22 dotato di silenziatore. Davanti al giudice, ha affermato di aver agito su richiesta di un amico per un tasso che faceva i suoi bisogni nel suo silo. Una sera, tornando a casa, pensò di vedere "una di quelle fastidiose donnole" salire su un albero.
Anche da bambino, quando teneva il pollame, le donnole lo uccidevano. E non molto tempo fa, hanno devastato il suo allevamento di fagiani, ha detto. Così, quando ha visto due occhi a tre o quattro metri di altezza, ha sparato. Solo che si trattava di un gatto ("che è anche una bestia sporca", ha esclamato l'uomo come riportato da "Le Quotidien Jurassien") e non di una faina.
Dopo aver presentato ricorso a un'ordinanza penale che lo privava della sua patente di caccia per due anni, il pensionato ha ottenuto un ritiro per un anno e un altro anno sospeso per cinque anni, così come una riduzione della multa da 3000 a 2000 franchi, dato il suo modesto reddito. Per il giudice, sparare a un gatto invece che a una faina non è una prova di grande attenzione alla natura e la condanna era quindi giustificata.