Svizzera, 14 marzo 2022

Si licenzia per andare in prigione, ma la sua carcerazione viene rimandata all'ultimo momento

Un trentenne residente nel canton Vaud ha dovuto vivere una vera e propria odissea burocratica negli scorsi giorni. Condannato a una breve pena detentiva per ripetute gravi violazioni della legge sulla circolazione nel 2020, questo padre di famiglia doveva cominciare la sua detenzione il primo marzo scorso. Ma la sua incarcerazione è stata rinviata all'ultimo momento. Il giorno prima, via e-mail, era stato informato che l'ordine di esecuzione, ricevuto lo scorso settembre, era stato annullato.

Inoltre, l'uomo era stato informato solo il 24 febbraio che la sua domanda di arresti domiciliari sotto sorveglianza elettronica era stata definitivamente rifiutata. Convinto allora che non sarebbe sfuggito alla prigione, ha informato il suo datore di lavoro e ha lasciato il suo lavoro. Una decisione di cui oggi si rammarica amaramente. "Non nego la mia colpa per i reati per i quali sono stato condannato. Ma sono stato rilasciato dalla prigione nell'ottobre 2019 e da allora mi sono reintegrato. Ho avuto un secondo figlio e avevo un lavoro. Ora non so cosa pensare. Mi ero preparato psicologicamente a tornare in prigione il primo marzo. Ho lasciato il mio lavoro... Per fortuna avevo deciso di tenere il mio appartamento. Altrimenti mi sarei trovato per strada", dice il trentenne sconsolato, interpellato da "20 minutes". 


Senza commentare questo caso specifico, Marc Bertolazzi, capo della comunicazione del servizio penitenziario vodese, sottolinea che una detenzione è rinviata solo in casi molto eccezionali. Negli ultimi anni ciò è avvenuto più spesso per prevenire il rischio di diffusione del Covid all'interno delle carceri, o perchè ci sono casi di quarantena all'interno di una di esse. "Eventuali imprevisti, incompatibilità o minacce agli altri detenuti o al personale del carcere possono anche comportare il trasferimento di un condannato in un altro carcere. E questo viene fatto a volte all'ultimo momento, a seconda della situazione", spiega.

In questi casi, si fa di tutto perché il nuovo ingresso in detenzione avvenga il più rapidamente possibile, tenendo conto anche del problema del sovraffollamento delle carceri. Alla fine il trentenne non ha dovuto aspettare troppo a lungo per ricevere una nuova data in cui sarebbe iniziata la sua carcerazione. Il 9 marzo ha ricevuto una lettera secondo cui la sua prigionia sarebbe cominciata 28 marzo nel cantone di Friburgo.

Guarda anche 

Per protestare contro il lupo, depongono le pecore uccise davanti alla sede del Governo

"Siamo stufi, vogliamo che il lupo venga ucciso", racconta un macellaio di Oulens, nel canton Vaud. “Non possiamo vivere insieme, il nostro territorio &eg...
07.04.2024
Svizzera

Dani Alves, altri guai dal Brasile: “Lì ti avrebbero già ucciso”

BARCELLONA (Spagna) – I guai per Dani Alves sembrano non finire mai. Dopo essere stato condannato a 4 anni e sei mesi di carcere in primo grado per aver violentato ...
01.04.2024
Sport

Condannato a 18 anni di carcere e espulsione per aver mutilato la moglie

Un cittadino brasiliano è stato condannato martedì pomeriggio a una pena detentiva di 18 anni di carcere e all'espulsione dalla Svizzera per 15 anni. I ...
20.03.2024
Svizzera

Perde 40'000 franchi col gioco d'azzardo, ma la banca doveva fermarla (e dovrà risarcirla)

Un debito di 40'000 franchi di una ex cliente di PostFinance, contratto a causa di un errore informatico della banca, dovrà essere cancellato. La giustizia rit...
11.02.2024
Svizzera

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto