Sport, 06 marzo 2022

La capolista strapazzata: finalmente un bel Lugano

Una vittoria corroborante, frutto di un gioco solido ed una efficienza offensiva finalmente ritrovata. Il Lugano si riaccende come d’incanto contro la capolista e tiene vivo l’interesse almeno per il settimo posto, visto che il sesto è ormai andato. Sugli scudi Daniel Carr, autore di una gran bella prestazione. Bene anche Abdelkader.

LUGANO - Lugano straripante per una trentina di minuti, poi la capolista si ricorda del suo status e riesce a contenere i bianconeri. Ma la vittoria dei padroni di casa non è mai in discussione, nemmeno nell’ultimo periodo quando i burgundi (privi dello squalificato Berra) provano a risalire la china. Nulla da fare: la squadra di Chris Mc Sorley non sembra quella sfuocata e abulica di Losanna. La grinta, la cattiveria e l’intensità sono ben altre. E allora si vede anche dello spettacolo. 



Grazie ad un Carr gasatissimo, ad un Arcobello leader del gioco, e un Abdelkader finalmente all’altezza della situazione. Insomma: una bella serata di hockey, che hanno riconciliato il Lugano con il suo pubblico, deluso dalle ultime prestazioni, in particolare quella di giovedì scorso alla Vaudoise Arena. Questa vittoria rilancia le quotazioni dei ticinesi in ottica settimo/ottavo posto, anche se quest’ultimo è realisticamente il più raggiungibile. “Sono contento della prestazione, mi aspettavo una forte reazione”, ha detto un Mc Sorley felicissimo a fine gara.


Sul fronte romando poco o nulla da aggiungere a quanto detto sopra: certo, l’assenza del portiere Berra si è fatta sentire. Concedere un giocatore così è cosa complicata. Hughes e Galley (poi) lo hanno fatto rimpiangere. Eccome.


Vittoria ai rigori, che forse però potrebbe non bastare. L’HCAP doveva assolutamente ottenere i tre punti per alimentare le già tenui speranze di pre-playoff: invece ha dovuto accontentarsi di un successo ai rigori. Al di là dei calcoli, si può dire che Fora e soci ha giocato una buona partita, tutta intensità e grinta.


Era richiesta la posta piena (ossia i tre punti) per tenere accesa la fiammella della speranza. Era richiesta la solita prestazione tutto cuore, coraggio e intensità. Ancora una volta, però, i biancoblù non sono stati in grado di chiudere la partita come avrebbero voluto i suoi generosissimi tifosi e così, adesso, la situazione sembra compromessa: sì, perché malgrado si sia imposto ai rigori (intascando due punti), l’Ambri Piotta riduce di poco il gap dagli avversari, che ora sono a 9 punti di distacco a 6 giornate dalla fine, e dunque in una posizione ancora interessante. Il rischio che la vittoria di ieri sera serva a poco, è grande. Ma tant’è: la squadra leventinese ha condotto per lunghi tratti il confronto, conducendo due volte nel risultato.


Una prima grazie ad Heim e in un secondo tempo con Grassi in superiorità numerica. Ma all’ Ambrì Piotta, come spesso è successo in questa stagione, è mancato il colpo del kappaò. E così, invece di chiudere i conti nei sessanta minuti e ridurre a 7 le distanze dal Berna, gli uomini di Luca Cereda hanno dovuto aspettare i rigori. Vittoria è stata ma il bottino inferiore alle attese. In pista senza Hietanen, l’HCAP ha interrotto una serie di sei sconfitte consecutive. A sei giornate dalla fine non resta che sperare…

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