Il sondaggio mostra anche che solo un cittadino su cinque è soddisfatto del modo in cui funziona il sistema democratico nel Paese. Più della metà della popolazione afferma che la democrazia parlamentare funziona male, ma, ciò nonostante, rimarrebbe il sistema migliore. Il problema che si pone è enorme e non può essere ignorato o minimizzato. Il 34.7% della popolazione crede nella necessità di un leader autoritario. La maggior parte di questo segmento, sono giovani, disoccupati o nella categoria "inattivi", lavoratori e persone che hanno un'istruzione scolastica solo a livello di scuola elementare o al massimo di scuola media. Quasi cinquanta percento dei giovani d’età compresa tra venticinque e trentacinque anni è d'accordo o completamente d'accordo con la necessità di un leader autoritario.
Di cosa dovremmo preoccuparci? Quello che ora comincia a coagularsi mi sembra essere il coagularsi delle linee di forza, durante l'ascesa al potere di due forze politiche apparentemente insignificanti: il fascismo di Mussolini in Italia e il nazionalsocialismo di Hitler in Germania. Entrambi sono nati sulla base della rivolta sociale contro la povertà e la corruzione di una società anacronistica, smantellando l'esercito parassitario e inutile, proponendo programmi di protezione sociale e una società "inclusiva", come diremmo usando l'altrettanto insignificante linguaggio della demagogia politica di oggi. Allora, ricordatelo che, la prima base elettorale dei due partiti era costituita dai giovani, i primi a risuonare con la formula totalitaria proprio perché disgustati dalla realtà delle società in cui vivevano e sentivano che il leader autoritario era la risposta desiderata. Il fenomeno si può ripetere, con un “leader carismatico” che suona correttamente su uno spartito che, come Mussolini o Hitler, riceverà al momento giusto?
Nessuno conosce la risposta, possiamo solo interpretare le indicazioni date dal funzionamento di alcune società stabili o dal caos in cui si trovano altre. Da semplice cittadino, chiederei a questi giovani belgi, se hanno visto nella loro vita un dittatore? Carissimi, io l’ho visto, ho dato la mano ad un simile esemplare e sono stato perseguito e anche picchiato selvaggiamente dalla Securitate, la sua polizia politica segreta! Per scapare dal dittatore Ceausescu, ho camminato a piedi, sui binari della ferrovia, trecento cinquanta chilometri per trovare la libertà e in seguito, la democrazia svizzera! Siete giovani, non capite tante cose, ma ve lo dico amichevolmente: evitate di giocarvi con il fuoco, perché vi potete bruciare troppo presto!
Constantin Cojocariu
Chiasso