Opinioni, 30 settembre 2021

Marco Martino, economiesuisse: "soddisfatti del risultato delle votazioni".

Siamo soddisfatti! La popolazione si è espressa in maniera inequivocabile contro l’iniziativa 99% della Gioventù Socialista (GISO). Non solo tutti i Cantoni hanno detto NO con una percentuale di elettrici e elettori che a livello nazionale ha affossato l’iniziativa con il 64.9% ma addirittura in Ticino l’iniziativa ha raggiunto il 65,5% di NO. Un risultato che permette al mondo economico di tirare un sospiro di sollievo.
 
L’iniziativa si basava su una visione sbagliata e distorta della realtà. Da questi assunti è nata la volontà di introdurre il concetto di “reddito da capitale” nel diritto fiscale svizzero. Questo avrebbe portato a imporre i redditi da capitale al 150% al di sopra di un certo valore soglia, che gli iniziativisti proponevano di fissare a CHF 100'000.-. Insomma, avremmo assistito all’imposizione di un reddito fittizio. Come se non bastasse, al di sotto del valore soglia, il reddito da capitale, come ad esempio i dividendi che oggi godono giustamente di un un’imposizione agevolata e concepita per evitare discriminazioni in materia fiscale, sarebbero stati imposti al 100%. Tutto questo a beneficio di chi? Anche questo non era specificato
nel testo dell’iniziativa ma gli iniziativisti, pur di accaparrarsi qualche voto, hanno promesso tutto e il contrario di tutto: dalla parità uomo-donna nel mondo del lavoro alla lotta al cambiamento climatico. Non esattamente quella che chiameremmo una politica costruttiva! 
 
In definitiva, l’iniziativa 99% è nata da valutazioni discutibili, è stata formulata in modo vago e avrebbe colpito in pieno il cuore pulsante della nostra economia. Un vero e proprio colpo da KO proprio per quelle fasce di popolazione che si proponeva di aiutare. La Sinistra dovrebbe smetterla di dipingere una società divisa tra buoni e cattivi, tra ricchi e poveri e fomentare una fantomatica lotta di classe. Tutti a nostro modo contribuiamo al benessere della nostra società e dell’economia. Tagliare le gambe ai ricchi, certamente non farà stare meglio il ceto medio-basso ma piuttosto il contrario. Scampato questo pericolo è ora il momento di rimettersi al lavoro e di concentrarsi sui problemi reali che attanagliano la nostra economia, primo fra tutti la ripresa dalla pandemia di coronavirus.
 
Marco Martino
Coordinatore del comitato interpartitico cantonale

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