Spunta un CCL che attesta la convenzione tra UNIA e OCST e un importante comparto aziendale nell’ambito della moda, Ticinomoda, con paghe orarie ben al di sotto del salario minimo. Il contratto, siglato il 28 gennaio di quest’anno proroga fino al 2026 la convenzione in vigore dal 2017, e stabilisce paghe orarie che partono dai 15,20 franchi per il 2021, per crescere di quaranta centesimi all’ora nel 2022 e salire progressivamente fino a 16,20 e 16,80 nel 2023 e 2024, e a 17,50 e 18,23 nei due anni successivi.
Una notizia che fa riflettere, visti e considerati i feroci recenti attacchi al sindacato TiSin. “Quando la scorsa settimana durante il dibattito – dichiara oggi Giangiorgio Gargantini a Liberatv – ho detto che abbiamo ancora dei contratti con salari bassi, ma che prevedono scatti progressivi, mi riferivo proprio a questo. Il contratto collettivo in questione rispetterà il salario minimo a partire dal 2026, quando la paga oraria raggiungerà i 18,23 franchi all’ora che – tredicesima