Dopo le varie discussioni nate con l’introduzione obbligato del Green pass nei ristoranti e bar italiani e francesi, abbiamo chiesto a Massimo Suter (presidente di Gastro Ticino) cosa ne pensa a riguardo.
Cosa ne pensa dell’introduzione del Green Pass obbligatorio all’interno dei locali italiani?
Penso che non sia affatto positiva la scelta dell’introduzione obbligatoria del Green pass, anzi, trovo che sia molto discriminatoria nei confronti delle persone non vaccinate o che comunque non possono vaccinarsi per determinati motivi.
Questa decisione ha favorito in qualche modo l’incremento di clientela nei nostri ristoranti?
Al momento non c’è stato alcun incremento della clientela a ridosso dell’Italia, anche perché l’obbligo è in vigore
soltanto da qualche giorno, in più la bella stagione favorisce ancora le consumazioni all’esterno del locale. Con l’arrivo della stagione autunnale e quindi con l’abbassamento delle temperature e se la situazione rimane la medesima, con l’obbligo del Green pass in Italia e qui no, potrebbe esserci un piccolo aumento della clientela nei nostri locali.
Pensa che sia sufficiente mantenere l’attuale contact racing nei nostri locali?
Penso che sia più che sufficiente, anzi, secondo me bisognerebbe allentare ulteriormente le attuali misure ed imparare a convivere con questa realtà. Dico questo perché, come abbiamo visto, anche chi è vaccinato può trasportare il virus e contagiarsi e contagiare.
È giusto che gli esercenti e gli imprenditori tornino a lavorare dopo tutti questi mesi di sacrifici.