Sport, 09 agosto 2021
Gioca, segna, scappa e soffre: ecco il Lugano di Braga
6 punti in 3 partite e primo successo a Cornaredo: i bianconeri dopo il Servette, stendono anche il San Gallo
LUGANO – Dopo la prima giornata di campionato in tanti, avendo visto solo il risultato che recitava Lugano 0 – Zurigo 2, hanno e avranno storto il naso, iniziando ad avere dubbi sia sul valore di Abel Braga sia, soprattutto, in merito alla rosa a sua disposizione. Certo, in due settimane i dubbi non possono essere evaporati e cancellati dopo le prestazioni offerte contro il Servette e il San Gallo – il cammino è lungo e sarà tortuoso senza qualche altro aiuto dal mercato – ma in ogni caso il Lugano in tutte e tre le sfide di Super League disputate fin qui ha mostrato diversi lati interessanti del suo gioco e del suo carattere.
La prova provata è giunta nel pomeriggio di ieri – tra l’altro l’orario delle 14:15 è davvero difficile da comprendere, e fin qui dobbiamo ringraziare la meteo che non ci sta regalando pomeriggi d’agosto torridi – quando a Cornaredo è sbarcato il San Gallo. Ebbene Baumann e compagni hanno mostrato esattamente quanto detto prima: un gioco interessante, una grande grinta, una voglia di attaccare e di aggredire l’avversario – tanto da andare a bersaglio per ben 2 volte nel corso del primo tempo – per poi mostrare

di saper soffrire quando i biancoverdi, ringalluzziti prima dai cambi di Zeidler, poi dall’ingenuo fallo di Daprelà, sono tornati in partita e hanno fatto sudare freddo tutti i presenti all’impianto luganese.
Una prova di forza e di coraggio non da sottovalutare per un complesso, quello bianconero, che non solo ha così conquistato 6 punti in 9 partite, ma che deve anche attendere che l’acquisto di questo mercato – Demba Ba – entri in condizione e che tutto il caos relativo alla cessione della società di dissolva con la firma della cessione.
Permetteteci di chiudere con un appunto: con un Polo Sportivo da costruire, con una licenza concessa dalla Lega che non arriverà più nel caso il nuovo Cornaredo non prendesse vita, con un mercato ancora da completare, diatribe pubbliche come quella nata tra Renzetti e Novoselskiy (fortunatamente risolta) non fanno certo bene al club, alla società e alla squadra. Prima arriverà la cessione dell’FC Lugano e meglio sarà per tutti: per la salute del presidente e per il futuro di una società che negli ultimi 6-7 anni ha costruito un progetto e realizzato exploit davvero incredibili.