Mondo, 12 giugno 2021
Centinaia di pesci morti sul lato italiano del Ceresio: "È avvelenamento"
Centinaia di pesci morti sono stati rinvenuti lo scorso fine settimana a Porto Ceresio, sulla riva italiana del Lago di Lugano. Vaironi, trote salmerine, agoni e scardole, trovati senza vita dall’ambientalista Carlo Ippoliti nel rio Bolletta, un piccolo affluente del lago.
L’ipotesi più probabile, spiega La Prealpina, è che si sia trattato di un avvelenamento chimico. Il Comitato partecipazione comune di Porto Ceresio intende sporgere denuncia
contro ignoti per inquinamento ambientale.
“Si presume - sostiene il comitato - che tale morìa di diverse specie ittiche abbia vanificato, in un solo pomeriggio, anni di tentativi avviati per il ripopolamento di pesci autoctoni nei torrenti della Valceresio”.
L’inquinamento ha raggiunto anche il Lago di Lugano, come dimostra il fatto che alla foce del piccolo fiume sono state rinvenute diverse carpe morte.