Svizzera, 30 aprile 2021
I Verdi ci provano, ma il Consiglio federale boccia i "rifugiati climatici"
Il cambiamento climatico non sarà, almeno per ora, un motivo valido per ottenere asilo in Svizzera. Il Consiglio federale ha bocciato una proposta in tal senso proveniente dai Verdi, i quali chiedevano l’istituzione dello statuto di “rifugiato climatico”.
A sollecitare il Consiglio federale era stata la parlamentare Delphine Klopfestein Broggini (nella foto). Basandosi su una sua interpretazione di una decisione del Comitato dell’ONU per i diritti umani, la deputata verde chiedeva al Consiglio federale di “riconoscere il cambiamento climatico come motivo di asilo, in particolare adeguando la normativa che disciplina
la concessione dell’asilo in Svizzera”.
Nella sua risposta a Klopfestein Broggini, il Consiglio federale spiega però che a suo parere la suddetta decisione del Comitato dell’ONU per i diritti umani non implica alcun obbligo di prevedere nel diritto nazionale uno status generale di asilo per “migranti climatici”.
Il Consiglio federale sottolinea che “è possibile sospendere temporaneamente l’esecuzione degli allontanamenti verso una regione colpita da una catastrofe naturale” ma che non reputa opportuno “creare uno status di asilo per migranti climatici”.