Nei mesi di aprile, maggio, giugno e luglio la Svizzera riceverà complessivamente almeno 8 milioni di dosi di vaccino. Una loro rapida somministrazione è determinante per la gestione della crisi pandemica. A tal fine, il presidente della Confederazione Guy Parmelin e il consigliere federale Alain Berset hanno discusso in videoconferenza dell’attuazione della campagna di vaccinazione con la Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità, il presidente della Conferenza dei Governi cantonali, rappresentanti della task force scientifica e della Commissione federale per le vaccinazioni e i produttori di vaccini Pfizer e Moderna.
La campagna di vaccinazione procede bene: dall’inizio di gennaio sono state somministrate 1,25 milioni di dosi. Come previsto dalla pertinente strategia, vengono vaccinate dapprima le persone particolarmente a rischio. Questo ha portato nelle ultime settimane a una notevole distensione della situazione nelle case di cura e per anziani.
In arrivo grandi quantità di dosi
Le prossime settimane e i prossimi mesi saranno decisivi per l’andamento dell’epidemia. Entro la fine di luglio saranno fornite alla Svizzera 8,1 milioni di dosi di vaccini già omologati (Moderna, Pfizer/BioNTech). Se ne saranno omologati altri, la quantità potrebbe aumentare considerevolmente. CureVac e Novavax non hanno ancora presentato una domanda di omologazione, mentre quella di AstraZeneca è attualmente all’esame di Swissmedic.
Decisiva una vaccinazione in tempi rapidi
Una rapida somministrazione di queste dosi riveste un grande importanza per la società e l’economia, perché permette di salvare vite umane e di revocare presto i provvedimenti presi per lottare contro l’epidemia. Tutti i partecipanti all’odierna videoconferenza hanno ribadito il loro pieno sostegno: i produttori di vaccini Moderna e Pfizer/BioNTech hanno assicurato la fornitura nei tempi previsti delle quantità acquistate, la Confederazione distribuirà