Ticino, 20 marzo 2021
Il 79,5% dei rifugiati residenti in Ticino non lavora
Nuovo record di rifugiati riconosciuti in Ticino. Alla fine del 2020, secondo i dati diffusi dall’Ufficio cantonale di statistica, risiedevano stabilmente nel cantone 1'427 persone a cui è stato concesso lo statuto di rifugiato in Svizzera. Alla fine dell’anno precedente erano 1'291, dieci anni fa solamente 300.
Se il numero di rifugiati aumenta, diminuisce invece la quota di coloro che sono attivi professionalmente. Tra i 723 rifugiati riconosciuti con permesso B potenzialmente attivi, solo 148 erano effettivamente in attività alla fine dello scorso anno. Il tasso di attività è quindi del 20,5%, in calo rispetto al 21,1% dell’anno precedente.
Detto altrimenti,
il 79,5% dei rifugiati che potrebbero lavorare non lavora. La quota di lavoratori è leggermente più alta tra gli stranieri ammessi provvisoriamente, ovvero i richiedenti l’asilo la cui domanda è stata respinta ma il cui rimpatrio non può per vari motivi essere eseguito. Alla fine dello scorso anno in Ticino risiedevano 1'644 stranieri in questa situazione. Tra di loro 1'080 erano considerati “potenzialmente attivi” e 316 erano effettivamente attivi. Tra gli stranieri ammessi provvisoriamente il tasso di attività è quindi del 29,3% il che significa che il 70,7% dei rifugiati ammessi provvisoriamente che potrebbero lavorare non lavora.