Ticino, 12 marzo 2021

È nato in Ticino ma ha debiti per oltre mezzo milione: espulso un truffatore

È nato e cresciuto in Ticino ma è stato più volte condannato per truffa (e altri reati) ed è indebitato per oltre mezzo milione di franchi. Un cittadino italiano, classe 1975, sarà dunque espulso dalla Svizzera.

A nulla è valso il ricorso al Tribunale federale presentato dall’avvocato Yasar Ravi. Anche i giudici di Losanna hanno evidenziato che il cittadino italiano ha dimostrato “enormi difficoltà di integrazione”, ha tenuto un “comportamento penalmente rilevante” che “si è aggravato nel tempo”  e che già solo il suo indebitamento (attestati di carenza beni per 368'968 franchi ed esecuzioni per 157'147 franchi) giustifichi un suo allontanamento dalla Svizzera.

Dalla sentenza pubblicata oggi - con la quale viene confermata la decisione di revoca del permesso di domicilio presa nel 2016 dalla Sezione della popolazione del Dipartimento delle istituzioni – si evince che l’uomo è stato più volte a carico
dell’assistenza pubblica ed è stato più volte condannato per truffa o per tentata truffa. E non piccolezze, visto che in un’occasione l’ammontare della tentata truffa era di oltre 1,5 milioni di franchi.

Il cittadino italiano era inoltre stato ammonito due volte sulla possibilità di revoca del permesso in mancanza di un suo impegno a risanare la propria situazione debitoria. Ma gli ammonimenti sono caduti nel vuoto, visto che dopo di essi la sua situazione è ulteriormente peggiorata.

Dalla sentenza si evince un altro particolare. Nel 2003 l’uomo aveva sposato una donna cinese in Cina e l’aveva portata in Svizzera. Nel 2008 la coppia aveva divorziato. L’anno seguente la procura ticinese aveva scoperto che le nozze erano state in realtà un matrimonio fittizio organizzato da terzi per consentire alla donna di ottenere un permesso in Svizzera. Per questo matrimonio fittizio il cittadino italiano aveva incassato 35'000 franchi. Ma, vista la normativa in vigore al momento dei fatti, non era stato condannato.

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