Il 7 febbraio 1971 il popolo svizzero ha concesso alle donne il diritto di voto. Una svolta fondamentale nella storia della democrazia Svizzera. Per me è quindi emozionante pensare che è grazie a quel giorno che oggi, 50 anni dopo, sono Candidata per il Municipio e il Consiglio Comunale di Bellinzona.
Posso ringraziare solo idealmente tutti gli uomini che mezzo secolo fa sono andati contro i pregiudizi e hanno accordato fiducia alle donne, ma quello che con gioia posso fare concretamente è esprimere il mio più sentito ringraziamento alla Lega dei Ticinesi e, in particolare, al gruppo di Bellinzona per la fiducia accordatami. Una fiducia che voglio ricompensare con i fatti, mettendo le mie competenze e le mie esperienze al servizio della cosa pubblica, con quello spirito costruttivo e di vicinanza al territorio che è motivo di distinzione e peculiarità del movimento che sono orgogliosa di rappresentare.
Come tanti esponenti leghisti che mi hanno preceduto in passato, lavorando per il Cantone o per i Comuni, vorrei proporre la mia visione di una Bellinzona al passo con in tempi, unita per tutta la sua grande superficie, forte e pronta a cogliere ed affrontare al meglio le grandi sfide del futuro.
Ho a cuore in particolare la coesione sociale e fisica delle diverse aree della città (congiunzioni tra i vari quartieri) che deve ancora essere esaurientemente affinata.
L’attuale situazione pandemica ci ha costretti