Ticino, 04 febbraio 2021

Richiedente l'asilo arriva a Chiasso, dopo soli 4 giorni viene condannato per furto

Il men che si possa dire è che non ha perso tempo. Dopo soli quattro giorni di permanenza in Svizzera, un cittadino algerino è riuscito a farsi condannare a 45 giorni di detenzione per furto e danneggiamento. Nonostante questo esordio, egli è andato fino al Tribunale amministrativo federale (TAF) per far valere il suo presunto diritto a restare in Svizzera. Invano, come si legge nella sentenza di pubblicazione odierna.

Il cittadino algerino aveva presentato una domanda d’asilo lo scorso 29 luglio al centro di registrazione di Chiasso. Dalla sentenza si evince che l’uomo è finito in carcere in tempi record e già il 2 agosto è stato condannato tramite decreto d’accusa a 45 giorni non sospesi.

In seguito l’esame della sua domanda d’asilo era ripreso. Ma gli esami dattiloscopici avevano permesso di determinare che l’uomo aveva già presentato una precedente domanda d’asilo in Belgio, il 15 ottobre 2019. Come da regolamento Dublino, la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) ha quindi chiesto alle autorità belghe la ripresa a carico del cittadino algerino. Il Belgio ha accettato ma il diretto interessato si è opposto.
/>
Egli ha presentato ricorso al TAF tramite l’avvocato Michael Adamczyk, sostenendo che “in Belgio vi sarebbe il pericolo di non poter ottenere un alloggio”, che “la quarantena che l’interessato dovrebbe osservare dopo la registrazione (in Belgio, n.d.r.) porrebbe problemi alla luce della sua politossicomania, che costituirebbe altresì fattore di rischio per il Covid-19 assieme alle carie dentali” e che “in caso di trasferimento il ricorrente potrebbe non riuscire a continuare il trattamento a base di Pregabalin, finendo per sovradosare l’assunzione di droghe”.

Ma i giudici del TAF hanno liquidato il ricorso, evidenziando come “il Belgio disponga di strutture sanitarie equiparabili a quelle svizzere” e che “nulla indica poi che le autorità di detto paese rifiuterebbero di prestargli assistenza”.

Oltre al ricorso i giudici hanno respinto pure la richiesta di assistenza giudiziaria, visto che le allegazioni ricorsuali erano “sprovviste di probabilità di esito favorevole”. Prima di andarsene, il cittadino algerino è quindi chiamato a pagare 750 franchi di spese giudiziarie.

Guarda anche 

Silenzio digitale per insegnati e personale: telefoni vietati all’asilo

PADOVA (Italia) – In Italia, in vista del nuovo anno scolastico che si appresta a prendere il via, il Ministero ha vietato l’uso del cellulare a scuola. A Pad...
08.09.2025
Magazine

Un uomo sospettato di pedofilia “salvato” dal Tribunale federale

È fortemente sospettato di pedofilia, ma il suo processo è stato annullato nonostante le prove. Nel 2022, un uomo si è sottoposto a trattamento press...
03.09.2025
Svizzera

Caos asilo: la Svizzera perde tutti i treni

SVIZZERA - Malgrado i media parlino di calo, il 2024 è stato il terzo anno con più domande d’asilo, quasi 28mila. Se fossero temperature, i titoli ...
04.09.2025
Svizzera

L'immigrazione delle "porte aperte" voluta dalla Germania? Dieci anni dopo, il Ticino ricorda quella stagione

Dieci anni fa, il 31 agosto 2015, Angela Merkel pronunciava il celebre «Wir schaffen das» – “Ce la faremo” – simbolo della politica...
03.09.2025
Ticino

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto