Scusate ma ci scappa a ridere! All’improvviso al premier italico non eletto “Giuseppi” Conte - quello che spalanca i porti all’immigrazione clandestina, che poi arriva qui - non va più bene la libera circolazione delle persone con la Svizzera. “Giuseppi” non è in grado di fare ordine a casa sua, però pretende di comandare in casa nostra. Nei giorni scorsi ha pensato bene di mettersi a starnazzare perché la Svizzera apre le stazioni sciistiche. “Giuseppi” minaccia pertanto di inserire la Confederella nella lista nera dei paesi da quarantena. Uhhh, che pagüüüraaa!
Sinceramente, cominciamo ad averne le scuffie sature di personaggetti d’oltreramina che, in sprezzo del ridicolo, ci trattano da untori. Va da sé dopo aver approfittato ad oltranza della contiguità con la Svizzera in regime di frontiere spalancate. Vedi la “famosa” dottoressa di Carlazzo, vedi un paio di sindaci di Comuni italici di confine, vedi i giornalai del Belpaese che scrivono sulla Svizzera senza saperne né capirne un tubo.
Però i 70mila…
Eppure a “Giuseppi”, novello avversario della mobilità transfrontaliera, va benissimo che i 70mila frontalieri entrino tutti i giorni in Ticino: altrimenti non avrebbero la pagnotta. E ancora meglio gli va ricevere ogni anno i 100 milioni di ristorni.
Quindi, per venire incontro a “Giuseppi” e a sostegno della salute di tutti, visto che giustamente in tempi di pandemia da stramaledetto virus cinese bisogna limitare gli spostamenti transfrontalieri, cominciamo a lasciare subito a casa i 45mila frontalieri che lavorano nel terziario.
Questi, è ovvio, perderanno l’impiego all’istante. Ma poi ci penserà “Giuseppi” al sostentamento loro e delle loro famiglie.
Ipocrisia italica
E’ poi clamorosa l’ipocrisia del governo di Roma che inveisce contro la stagione sciistica in Svizzera. Ci pare infatti di ricordare che in giugno il ministro degli esteri italico Giggino “er bibitaro”
Di Maio sia stato invitato in Ticino dal suo collega e connazionale Ignazio KrankenCassis (PLR). Dal nostro Cantone, Giggino - debitamente istruito - ha esortato gli svizzerotti ad andare in vacanza nella vicina Penisola. E pretendeva addirittura di riaprire le frontiere in anticipo per sostenere il turismo elvetico nel suo paese. Proprio quando da questa parte della ramina si stava invece lavorando per convincere gli svizzeri a passare le vacanze in Svizzera.
Inutile dire che il buon Ignazio applaudiva giulivo alle esternazioni dell’amico bibitaro.
Non erano blindati?
Qualcosa in tutto ciò non quadra. Gli italiani dovrebbero in teoria essere blindati in casa dai DPCM (Decreti del presidente del consiglio dei ministri) abusivi emanati proprio da “Giuseppi” e dai suoi compagni di merende. In base a questi DPCM, gli italiani non possono spostarsi se non per motivi di lavoro o per altre urgenze. Sciare non rientra tra queste urgenze. Quindi, dove sta il problema per “Giuseppi” se gli impianti di risalita in Svizzera - o in qualsiasi