Sport, 10 novembre 2020

Atalanta-Valencia: la bomba perfetta per il Covid. “Il 20% dei presenti aveva sintomi”

Uno studio ha confermato che uno spettatore su cinque del match dello scorso 19 febbraio aveva i sintomi del Coronavirus

MILANO (Italia) – La partita di Champions League Atalanta-Valencia, giocata a San Siro lo scorso 19 febbraio, già diversi mesi fa era stata individuata come uno dei fattori che provocò la drammatica situazione vissuta a Bergamo durante la prima ondata del Covid. Ora arrivano i risultati di uno studio che conferma che quella sfida fu una vera e propria bomba per la diffusione del virus. L’agenzia di data management Intiwg, infatti, ha confermato che il 20% dei tifosi presenti allo stadio svilupparono i sintomi del Coronavirus.

“La tempesta perfetta, un evento così è difficile da replicare – ha spiegato Aldo Cristadoro, fondatore e amministratore delegato di Intwig ai colleghi di “Fanpage.it” – C’erano 36'000 persone che si sono spostate tutte assieme da un luogo per
assistere allo stesso evento”. Tanti, infatti, erano i tifosi della Dea che si spostarono da Bergamo a Milano per seguire il match di Champions.

Il problema non è stata la sola partita, ma il viaggio da una città all’altra in auto con gli amici o con uno dei 100-120 pullman organizzati, gli assembramenti prima della sfida, l’uso della metro e i festeggiamenti al momento delle reti realizzate dai ragazzi di Gasperini che si imposero per 4-1. Tenendo conto della poca distanza tra una persona e l’altra, i movimenti, l’assenza di mascherina e le grida durante, prima e dopo i 90’ di gioco ecco che si è creato il terreno perfetto per la diffusione del virus.

Lo studio evidenzia come la sfida non sia stata l’elemento scatenante, ma un acceleratore dell’epidemia.

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