Sport, 25 ottobre 2020
Renzetti spaventa tutti: “Non riuscivo a camminare. Dovevo appoggiarmi al muro: mi hanno ricoverato”
Il presidente del Lugano ha spiegato la sua lotta contro il Covid-19
LUGANO – Lunedì 12 ottobre l’FC Lugano ha comunicato che il presidente Angelo Renzetti era risultato positivo al coronavirus. Dopo quella notizia si è parlato quasi ed esclusivamente di calcio giocato in relazione ai bianconeri, mentre non sono state date altre informazioni in merito alle condizioni del numero 1 del Lugano. È stato lo stesso Renzetti a raccontare la sua lotta contro il Covid, con un’intervista davvero toccante rilasciata al “Blick”, con un filo di voce.
“Ora sto meglio. Ero stato in Italia, a Pescara, per 4 giorni ma poi la domenica ho avuto i brividi in casa. La mattina dopo ho lavorato e avevo ancora gli stessi problemi. Mi sono sottoposto al tampone e sono risultato positivo: mi hanno rimandato a casa, con il kit di monitoraggio per la pressione sanguigna, per l’ossigeno e tutto il resto. Ma mi mancavano le forze: ho parlato col mio medico e sono stato ricoverato in ambulanza
al Moncucco. Non riuscivo più a muovermi”, ha spiegato.
“Non riuscivo a camminare, ero debole, mi sono dovuto appoggiare al muro per entrare in bagno. Non riuscivo neanche a parlare. Però riuscivo a respirare, ma il mio problema è che sono un diabetico grave, soffro di apnea notturne e ho 67 anni. Questa malattia non è facile da sopportare anche psicologicamente: non riuscivo a mangiare”, ha continuato.
“Con questa malattia hai bisogno di cure, mentre non puoi fare nulla, neanche cucinare, quindi non puoi stare da solo. Per fortuna in ospedale è diverso, ma non so quando potrò uscire: prima tutti i valori dovranno essere ideali”, ha concluso prima di parlare di calcio e della vendita della società: “Al momento è tutto fermo per via del virus. Se Ermotti dovesse rilevare l’FC Lugano sarei definitivamente guarito dal virus”.