Per l’anno in corso la Confederazione si attende un deficit di finanziamento di 20,9 miliardi. Nel bilancio ordinario è previsto un disavanzo di 3,1 miliardi a fronte dell’eccedenza di 0,3 miliardi preventivata. Il risultato negativo risulta dall’elevata perdita di entrate (-5,2 mia.), compensata solo in parte da minori uscite (-1,8 mia.).
Secondo le prime stime, nel bilancio straordinario le misure per arginare la pandemia da coronavirus ammontano a 17,8 miliardi. La proiezione attuale è stata comunicata al Consiglio federale il 12 agosto 2020. Secondo le cifre disponibili a fine giugno, nel bilancio ordinario del 2020 la Confederazione si attende un deficit di finanziamento di 3,1 miliardi di franchi. Nel bilancio straordinario rientrano le ampie misure della Confederazione adottate per far fronte alla pandemia, che secondo le prime stime ammontano a 17,8 miliardi. Ciò significa che nell’ottica attuale non tutte le risorse stanziate con le aggiunte a titolo di uscite straordinarie (30,9 mia. compresa la seconda aggiunta B e le compensazioni) saranno effettivamente impiegate. Nel complesso risulta un deficit di finanziamento di 20,9 miliardi.
Perdita di entrate consistente nel bilancio ordinario
Le entrate rimarranno di 5,2 miliardi al di sotto del preventivo (-6,9 %). Le minori entrate interessano soprattutto l’imposta sul valore aggiunto (IVA) e l’imposta federale diretta. La prevista contrazione del PIL nominale inciderà sull’IVA in ragione del 6,7 per cento. Si suppone inoltre che parte delle entrate slitterà all’anno prossimo (800 mio.), anche perché alcune imprese trasmettono i rendiconti IVA in ritardo. Nel complesso le cifre saranno di 2,8 miliardi inferiori ai valori di preventivo. In ambito di imposta federale diretta si prevede un calo del gettito di circa 2 miliardi. Le entrate del 2020 sono imputabili principalmente all’anno generale di scadenza 2019, molto positivo dal punto di vista economico.