*Mozione al Governo di Boris Bignasca e confirmatari.
È chiaro che il processo di integrazione da parte sua non è mai avvenuto, a tal punto che in aula è stato detto che questa persona “fa fatica a capire di essere in Svizzera e non in Siria”.
Difficile però pensare che questo processo d’integrazione possa compiersi nei prossimi anni. Per questo motivo, in casi come questo, appare più logica un’immediata espulsione delle persone dalla Svizzera.
In caso
È chiaro che il processo di integrazione da parte sua non è mai avvenuto, a tal punto che in aula è stato detto che questa persona “fa fatica a capire di essere in Svizzera e non in Siria”.
Difficile però pensare che questo processo d’integrazione possa compiersi nei prossimi anni. Per questo motivo, in casi come questo, appare più logica un’immediata espulsione delle persone dalla Svizzera.
In caso
contrario, il nostro Cantone dovrebbe sobbarcarsi i costi derivanti dalla detenzione per anni (vitto, alloggio, …), rispettivamente tutti i costi sociali. Un’operazione “a fondo perso” poiché al termine del periodo di carcerazione queste persone saranno obbligate a lasciare il nostro territorio. Per quanto detto sopra si chiede al Consiglio di Stato di valutare in casi come questo: - La possibilità di far scontare la pena da subito nel paese d’origine. - Il rimborso di tutte le prestazioni sociali finora percepite.
Boris Bignasca per il gruppo LEGA dei Ticinesi