Sport, 02 luglio 2020
Finalmente gli attaccanti: Lugano una vittoria che sa di salvezza
Il 2-1 rifilato ieri al Basilea ha messo in evidenza tutti i volti di una squadra nella quale tutti gli interpreti, guidati da un Sabbatini sublime, hanno trovato equilibri e idee
LUGANO – C’era un Lugano, quello del pre-COVID, che in casa era stato capace di vincere soltanto due volte (una sola nel 2019) in tutto il campionato. C’è un Lugano, invece, quello del post-COVID, che sembrerebbe trovarsi a suo agio tra le mura amiche, tanto da vincere entrambe le sfide disputate sulle rive del Ceresio dalla ripresa della stagione. E non con avversari banali: sì perché sia il Lucerna, sia – e soprattutto – il Basilea sono due brutte gatte da pelare.
Se contro l’ex di turno Celestini, ci avevano pensato un difensore (Kecskes) e un centrocampista (Lovric) a suggellare il preziosissimo 2-0, ieri sera sono giunti i tanto agognati sigilli delle punte: Gerndt (al secondo gol in pochi giorni, dopo quello di Ginevra) e il redivivo Holender, infatti, hanno messo KO i renani che, a conti fatti, sono ormai pronti a dire addio al sogno titolo, che appare di fatto una corsa a due tra il sorprendente San Gallo e il terribile YB.
Va bene i ritmi non certo insostenibili, accettati gli errori e le imperfezioni che non possono non esserci in
questo particolare spezzone di stagione, bisogna riconoscere i meriti di mister Jacobacci e dei suoi ragazzi. L’allenatore ha saputo trovare una quadratura al cerchio, nonostante sia costretto a dover cambiare spesso e volentieri qualche pedone della sua scacchiera, ma Sabbatini e compagni hanno mostrato di avere testa, cuore e carattere.
A partire dallo stesso capitano che, squalificato contro il Lucerna dopo l’assurda squalifica incamerata contro il Servette, ha mostrato ieri un’intelligenza calcistica da assoluto giocatore di altra categoria. Ma anche lo stesso Yao, così come Janga – nonostante alcuni limiti tecnici – hanno mostrato di sapere crescere partita dopo partita, fino ad arrivare a Holender: non curante di essere finito nella formazione Flop della scorsa giornata, la punta giunta dall’Ungheria, è andato a bersaglio, trovano quella rete che gli mancava da tempo immemore.
Ora, con diverse giornate ancora da disputare, però, i punti da difendere sul Sion e sullo Xamax sono rassicuranti e in lontananza quella salvezza agognata inizia a vedersi.