L’Italia ha deciso di abolire dal 3 giugno 2020 le proprie restrizioni d’entrata alle frontiere interne di Schengen con i Paesi limitrofi. Poiché ritiene che sarebbe prematuro concedere la reciprocità all’Italia a partire dalla suddetta data, la Svizzera, alla stregua degli altri Paesi limitrofi dell’Italia, ha informato il governo italiano sulla decisione di mantenere fino a nuovo avviso le restrizioni in vigore. I cittadini svizzeri e del Liechtenstein nonché gli stranieri titolari di un permesso di soggiorno svizzero che si recheranno in Italia a partire dal 3 giugno potranno tornare in Svizzera. D’intesa con i Cantoni confinanti, il Consiglio federale prevede di coordinare con gli altri Paesi limitrofi dell’Italia l’apertura delle frontiere svizzere.
L’Italia ha deciso di riaprire le proprie frontiere dal 3 giugno. La Svizzera, da parte sua, ritiene prematuro abolire entro tale data i controlli al confine con l’Italia. Intende coordinare il regime frontaliero in stretto contatto con le autorità italiane nonché con quelle austriache, francesi e tedesche, disciplinandolo, per quanto possibile, di comune intesa.
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La Svizzera intende coordinare quanto prima il regime frontaliero con l’Italia e resta in stretto contatto con le autorità italiane. Fino a nuovo avviso, l’entrata in Svizzera in provenienza dall’Italia resta disciplinata come segue.
- I controlli ai valichi di frontiera con l’Italia continuano a essere svolti in funzione dei rischi, ma sono intensificati. L’Amministrazione federale delle dogane (AFD) rifiuta l’entrata alle persone che non adempiono le condizioni.
- Sono in sostanza autorizzati a entrare in Svizzera soltanto i cittadini svizzeri nonché i cittadini stranieri titolari di un permesso di soggiorno