Il Consiglio federale intende adottare misure a protezione delle imprese svizzere da un fallimento dovuto al coronavirus. L’8 aprile 2020 ha incaricato il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) di sottoporgli proposte adeguate entro la settimana successiva. Al contempo ha deciso di non protrarre né la sospensione delle esecuzioni né le ferie giudiziarie.
Il Consiglio federale non proroga né la sospensione delle esecuzioni né le ferie giudiziarie nei procedimenti civili e amministrativi, che termineranno come previsto il 19 aprile 2020 a mezzanotte. A lungo termine, la sospensione dei termini nel settore delle esecuzioni non è lo strumento adatto per contrastare le attuali difficoltà economiche. Il Consiglio federale prospetta invece misure che consentano di impedire, nel modo più mirato possibile, i fallimenti dovuti al coronavirus.
Nonostante le misure sostanziali adottate dal Consiglio federale per attenuare l’impatto che la pandemia di coronavirus ha sull’economia, in particolare per superare la mancanza di liquidità, numerose imprese rischiano il sovraindebitamento e quindi il fallimento. Ecco perché nella seduta dell’8 aprile 2020 il Consiglio federale ha incaricato il DFGP di proporre strumenti atti a impedire fallimenti inutili adeguando le norme in materia di protezione del capitale (CO) nonché di risanamento e moratoria (legge sulla esecuzione e sul fallimento [LEF]). Un’ondata di fallimenti avrebbe gravi ripercussioni sull’economia, in particolare sui posti di lavoro.
Differimento del fallimento e moratoria COVID-19 di durata limitata
Su incarico del Consiglio federale, il DFGP sta in particolare vagliando un regime transitorio che consenta alle imprese di differire il fallimento in caso d’incombente sovraindebitamento