Sport, 09 marzo 2020

C'è un Lugano in semifinale per il titolo: "Il gruppo è la nostra forza"

Parola a coach Gianinazzi, allenatore dell'U20 bianconera

LUGANO - Sono rientrati a casa alle sei di sabato mattina felici e contenti. Stanchi, anzi stanchissimi: perché un viaggio da Ginevra non è certamente una passeggiata. Ma un conto è tornare con il morale sotto i tacchi per una sconfitta, un altro è viaggiare sereni e tranquilli dopo una vittoria. E che vittoria! Sì, perché la squadra Under 20 del Lugano (un tempo Elites) si è qualificata per le semifinali dei playoff di categoria, al termine di una partita durissima e combattuta contro il Servette.

A deciderla è stato un gol di Axel Leone dopo nemmeno un minuto dall’inizio dell’overtime. Ora la squadra diretta da Luca Gianinazzi, il giovanissimo coach bianconero (27 anni) aspetta di sapere il nome del prossimo avversario: sarà il GCK/Lions se oggi batterà il Bienne in gara-5, oppure lo Zugo, se gli zurighesi verranno eliminati dai seelandesi. Per il coach luganese le semifinali raggiunte sono già motivo di grande soddisfazione.

“Era dal 2014 che non superavamo un turno dei quarti. In quell’occasione il Lugano poi approdò alla finale e perse con i vari Merzlikins, Fazzini e Romanenghi dal Berna. Non nego che sono molto felice! Nel viaggio intrapreso venerdì notte da Ginevra ero completamente rilassato. La serie contro i romandi è stata durissima. Sino all’ultimo, sino alle rete di Leone che ci ha qualificati”, afferma Luca Gianinazzi raggiunto ieri al telefono.

Per Gianinazzi sono i primi playoff...
Esatto. È una esperienza completamente nuova e assai motivante. Ma l’affronto con la mente libera e senza particolare stress. Ai ragazzi ho detto di divertirsi e di concentrarsi unicamente su una partita alla volta e non pensare troppo a quello che potrebbe capitare in seguito. Direi che sinora è andata bene”.

Avete eliminato i campioni in carica!
Il Ginevra ha vinto gli ultimi due campionati e quindi il nostro risultato non è affatto da sottovalutare. È il frutto del gran lavoro di un gruppo solido, solidale e compatto. La nostra vera forza è, appunto, il gruppo. E questo mi fa ben sperare per la serie di semifinale.

Un avversario tosto, quello romando...
È stata durissima, come ho detto prima. Grazie alla pausa loro hanno recuperato alcuni elementi che facevano parte della rosa
della prima squadra e li hanno impiegati. Ma non ci siamo fatti intimorire e ce la siamo giocata alla pari, senza timori riverenziali. È stata una serie comunque strana: nelle prime due partite ci sono stati risultati eclatanti (6-0 per l’HCL e 5-1 per i ginevrini); poi nelle altre tre è regnato un grande equilibrio… 

Si parlava prima di gruppo. Però in squadra avete dei giocatori che in futuro potrebbe diventare importanti per il club. Citiamo il portiere Davide Fadani. 
Certo! Ma ognuno di loro sa quanto sia importante giocare come una squadra. Oggigiorno conta tantissimo, credo sia il segreto del successo. Noi percorriamo questa strada.. 

Per questi giovani, che giocano oltre 50 partite l’anno, non è facile gestire lo sport e la scuola… 
E per questo vanno elogiati. Si sacrificano durante tutta la stagione dividendosi fra l’hockey e i loro impegni scolastici o professionali. E in questo senso la scuola e i datori di lavoro ci vengono sempre incontro. Non è certo facile gestire situazioni come queste… 

A proposito di gestione: come fate con il coronavirus?
Cerchiamo di applicare la lettera le indicazioni che ci giungono dalle autorità e dal nostro club. Ogni giocatore ha la sua borraccia, e gli asciugamani in panchina sono spariti. In squadra abbiamo tre ragazzi italiani: due abitano in Svizzera da tempo, l’altro in una zona non toccata dall’epidemia. Stiamo molto attenti ad ogni dettaglio e per ora tutto è andato liscio. 

Torniamo ai playoff: la prima partita di semifinale è in programma alla Corner Arena venerdì prossimo. Come la mettiamo con il pubblico? 
Potranno entrare in pista solo 150 persone, come raccomandano le nostre autorità. Peccato, perchè in gara-4 c’era molta gente. Ma è nostro dovere rispettare le indicazioni che ci giungono dal Governo e quindi non ci lamentiamo.

Luca Gianinazzi: dove può arrivare questo Lugano? 
Siamo arrivati sin qui dopo anni di delusioni. Ricordo che è dal 2015 che non si raggiungevano i playoff. Adesso siamo in semifinale e non ci tiriamo indietro. Ma non parliamo di titolo o quant’altro. Sarebbe una perdita di tempo.

MDD

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