Svizzera, 30 gennaio 2020
Continua a aumentare l'immigrazione, oltre 140'000 nuovi arrivi nel 2019 (quasi sempre per lavoro)
Anche nel 2019 il tasso d'immigrazione è aumentato, con 140'554 nuovi stranieri che da gennaio a dicembre hanno trovato casa, e spesso lavoro, in Svizzera. Una crescita che corrisponde a un aumento dello 0,3% rispetto all'anno precedente.
Più marcata la crescita, dell'1,3%, di immigrati provenienti da Stati membri dell'UE e dell'EFTA, pari a 97'556 persone, ha reso noto il Segretariato di Stato per la migrazione giovedì (SEM).
L'immigrazione da paesi terzi, quindi paesi al di fuori dell'UE e della zona EFTA, è invece scesa dell'1,8% per attestarsi a 42'998 arrivi. Allo stesso tempo, 79'973 stranieri hanno lasciato la Svizzera, pari a un calo dell'1% dell'emigrazione rispetto al 2018.
Alla fine di dicembre, erano quindi 2,11 milioni gli stranieri che vivevano in Svizzera. Gli italiani rimangono il gruppo più numeroso, con 323'683 cittadini. Seguono i tedeschi (305'785), i portoghesi (262'926), i francesi (139'646) e i kosovari (113'800).
La crescita vista nel 2019 è

“principalmente legata alle autorizzazioni rilasciate a lavoratori rumeni e bulgari”, paesi a cui la libera circolazione delle persone è stata applicata senza limiti dal primo giugno 2019, specifica la SEM.
Il motivo principale dell'immigrazione rimane l'esercizio di un'attività remunerativa, sia per soggiorni brevi che più duraturi. Il lavoro è il motivo per cui quasi il 78% degli immigrati dall'UE e dall'EFTA ha deciso di venire in Svizzera.
Nel dettaglio, questo aumento dell'immigrazione si suddivide per il 23% nel settore della consulenza e l'informatica, per il 22% nel settore alberghiero e della ristorazione e al 15% nell'industria e nell'edilizia. La crescita del numero di lavoratori è stata dell'1,9% rispetto a fine dicembre del 2018.
Il ricongiungimento familiare rappresentava invece il 29% dell'immigrazione su base permanente nel 2019. Quest'anno, 40'197 persone sono entrate in Svizzera per questo motivo, di cui il 20% era membro della famiglia di un cittadino svizzero.