Ticino, 27 gennaio 2020

Tassa sul sacco, il bilancio del DT. Ecco dove si paga di più

Dopo l’entrata in vigore al 1. gennaio 2020 in tutti i Comuni ticinesi del principio di causalità nello smaltimento dei rifiuti solidi urbani è possibile stilare un primo bilancio. “La maggior parte dei Comuni – specifica il Dipartimento del Territorio in una nota – ha adattato correttamente i propri regolamenti e ha diminuito l’importo della tassa base. Questo ha permesso di rendere neutra per il cittadino la nuova modalità di prelievo del costo di questo servizio, in linea con quanto auspicato dal Consiglio di Stato con la proposta di cambiamento della Legge cantonale di applicazione della Legge federale sulla protezione dell’ambiente (LALPAmb)”.

“La riduzione media della tassa base è circa del 21% (v. tabella allegata); riduzione che va a compensare il costo per l’acquisto dei sacchi ufficiali. È tuttavia doveroso segnalare che alcuni Comuni hanno mantenuto invariata o hanno persino aumentato la tassa base, provocando di conseguenza ai cittadini un aumento
dei costi legati allo smaltimento dei rifiuti. Ciò disattende le indicazioni del Consiglio di Stato e del Gran Consiglio; la tassa base doveva infatti essere adeguata al ribasso in modo da evitare al cittadino un rincaro del costo complessivo di questo servizio. I Comuni che non hanno operato in questo senso sono attualmente oggetto di verifiche contabili e amministrative da parte dei Servizi cantonali preposti”.

Infine, “per quanto concerne le segnalazioni di alcuni cittadini relative alla scarsa disponibilità di sacchi ufficiali, precisiamo che si tratta di un problema transitorio che verrà risolto dai Comuni interessati nell’arco di alcune settimane”.

Stando a una tabella del Dipartimento, i Comuni che con l’anno nuovo devono pagare di più sono: Neggio (da 180 a 240), Cadempino (da 120 a 155), Comano (da 90 a 120), Gravesano (da 120 a 150), Isone (da 90 a 110). Per contro, i Comuni di Locarno (70) e Lamone (80) risultano quelli dove si paga di meno per la tassa.

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