Svizzera, 23 gennaio 2020

"La vignetta elettronica sarà usata contro di noi"

*Dal Mattino della Domenica. Di Lorenzo Quadri

Come previsto, il Consiglio degli Stati nella sessione invernale ha approvato l’introduzione della vignetta autostradale elettronica. La vignetta elettronica non sostituirà (almeno per il momento) quella tradizionale da appiccicare al parabrezza, ma si potrà scegliere in alternativa.
 

E’vero, ma...
 

E’ vero, e lo abbiamo già scritto su queste colonne, che la vignetta autocollante “anni Ottanta” è penosa da staccare (e in gennaio ci è toccato di nuovo l’ingrato compito). Altrettanto vero è che il contrassegno tradizionale pone il problema delle targhe trasferibili, essendo attaccato alla vettura e non alla targa. Quindi chi ha due auto con targhe trasferibili deve acquistare due vignette, anche se è ovvio che non può guidare due macchine contemporaneamente.

Regalo avvelenato
 

Malgrado le magagne del contrassegno classico, la vignetta elettronica è un regalo avvelenato. Infatti: 1) L’intenzione per ora non è quello di renderla obbligatoria, bensì facoltativa. Tuttavia è facile prevedere come andrà a finire. Con la scusa che solo pochi rimarranno fedeli allo scomodo adesivo, nel giro di pochi anni esso verrà abolito e rimarrà solo il contrassegnoelettronico. 

2) Ma soprattutto: la vignetta elettronica è il primo passo, nonché il presupposto essenziale, per l’introduzione del road-pricing, del mobilitypricing e di tutte le altre boiate-pricing che sicuramente, in periodo di isterismo climatico, le maggioranze politiche vorranno appioppare al Paese per vessare gli automobilisti, tartassarli e buttarli fuori dai centri cittadini. E’ la stessa logica che sta dietro il fallimentare PVP (una logica che magari può funzionare a Zurigo o a Berna, ma di certo non a Lugano).
 

3) E che sarà proprio così, lo dimostra il fatto che il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento Sommaruga di elaborare una proposta per l’introduzione del mobility pricing.
 

4)

Inoltre la vignetta elettronica permetterà (nei prossimi anni) di creare un vero e proprio “Grande fratello” a danno degli automobilisti. Obiettivo: sorvegliarne - ed un domani tassarne - ogni spostamento!

Tempi grami
 

Visto che l’attuale direttrice del DATEC è la kompagna Simonetta Sommaruga, che da quando è in carica altro non fa se non riempirsi la bocca con l’isterismo climatico e con rivendicazioni femministe, è ovvio che, per chi ha bisogno dell’automobile per andare a lavorare, si annunciano tempi grami. E questo vale soprattutto per il ceto medio e basso. Quello che già fatica ad arrivare a fine mese e non può pertanto permettersi di pagare il road princing ed i rincari sulla benzina e sull’olio combustibile.
 

Se tuttavia la vignetta elettronica ci deve piombare addosso - ed è probabile che sarà così, poiché ben difficilmente qualcuno lancerà un referendum su questo tema - allora bisognerà usarla per tassare i frontalieri, che usano le nostre infrastrutture senza pagare. Si tratta di applicare la famosa tassa d’entrata per frontalieri, teorizzata dal Prof. Reiner Eichenberger (non dal Gigi di Viganello) dell’Università di Friburgo e di cui, “naturalmente”, i camerieri dell’UE in Consiglio federale non vogliono nemmeno sentire parlare.
 

Sotto con la tassa d’entrata
 

Tramite la vignetta elettronica si potrà, ad esempio, addebitare a chiunque varchi il confine (ticinesi compresi) un credito, che l’automobilista potrà spendere in Ticino nel modo che più gli aggrada. Una sorta di moneta virtuale. Così per lo meno il frontaliere, se non vuole perdere il credito, dovrà anche lasciare qui un po’ di soldi, cosa che oggi non accade. Questa è solo un’ipotesi di lavoro. Ma è evidente che qualcosa a tal proposito bisogna escogitare. Ed in fretta. L’apposita mozione a Berna è stata depositata in dicembre. Sveglia!

*Edizione del 19 gennaio 2020


Guarda anche 

SEE, 33 anni dopo: quel NO che ha salvato la Svizzera

SVIZERA - Ricorre il 6 dicembre l’anniversario dello storico «NO» all’adesione allo Spazio economico europeo. Un voto che, come ricorda Pro Svi...
07.12.2025
Svizzera

“Dipendenti licenziati e lei riceve mezzo milione di franchi l'anno”, critiche sullo stipendio “stellare” della direttrice della SSR

Dopo i licenziamenti annunciati settimana scorsa dalla SSR, il compenso della direttrice generale della SSR Susanne Wille (nella foto) è finito sotto il fuoco dell...
06.12.2025
Svizzera

La BNS sospettata di mantenere un cambio minimo segreto franco-euro

Anche quest'anno, il franco svizzero ha subito pressioni al rialzo, in particolare nei confronti del dollaro. Il suo apprezzamento nei confronti della valuta statunit...
05.12.2025
Svizzera

A Losanna 41 persone sospettate di una maxifrode alle assicurazioni sociali per milioni di franchi

Il Ministero pubblico della Repubblica del Canton Vaud ha annunciato giovedì di aver avviato un procedimento penale nei confronti di 41 persone per frode ai danni ...
05.12.2025
Svizzera

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto