Opinioni, 14 gennaio 2020

E noi paghiamo i ristorni?

E’ notizia di ieri che all’interno di UBS Ticino verranno cancellati 20 posti di lavoro. Il motivo: le difficoltà d’accesso al mercato del Belpaese.

Per la situazione della piazza finanziaria ticinese, che ha già perso migliaia di posti di lavoro e non si vede la fine della mattanza, sappiamo chi ringraziare. L’ex ministra del 5% Widmer Schlumpf, eletta con i voti del PPD e del PSS, la quale ha svenduto il segreto bancario elvetico senza contropartita, e la partitocrazia PLR-PPD-PSS, Verdi ovviamente inclusi, che ne ha appoggiato la politica delle genuflessione, accompagnandosi al mantra dell’“è ineluttabile”, del “sa po' fa nagott”. Se i nostri antenati avessero avuto una simile mentalità, la Svizzera non esisterebbe più da un pezzo.

Nel caso concreto, UBS Ticino fa riferimento alle difficoltà (eufemismo) di accedere al mercato finanziario italiano.

Eh già: il Belpaese, quello che tiene la Svizzera iscritta su liste nere illegali, dopo aver ottenuto lo smantellamento del segreto bancario elvetico senza alcuna contropartita, poi non concede agli operatori finanziari svizzeri l’accesso al proprio mercato. Inutile dire
che in Consiglio federale nessuno si accorge di niente. Lorsignori sono convinti (?) che i rapporti con l’Italia funzionino a meraviglia.

Ed intanto che la vicina Penisola ci discrimina e provoca licenziamenti di ticinesi (vedremo quanti dei 20 dipendenti UBS potranno effettivamente andare in pensione o venire ricollocati) noi svizzerotti continuiamo a far entrare ogni giorno 70mila frontalieri (uno per macchina: ma i fautori dell’isterismo climatico, a tal proposito, non hanno niente da dire, chissà come mai?)

E come se non bastasse, continuiamo pure a pagare i ristorni delle imposte alla fonte dei frontalieri, ormai lievitati ad 84 milioni di Fr all’anno.

Magari è ora che qualcuno scenda davvero dal pero. E’ evidente che i ristorni dei frontalieri vanno bloccati – il che è competenza del Consiglio di Stato – e che la Convenzione del 1974 va disdetta. Tanto più che ormai l’hanno capito anche i paracarri che il nuovo (?) accordo sulla fiscalità dei frontalieri è morto e sepolto e non verrà mai sottoscritto!  

Lorenzo Quadri
Consigliere nazionale
Lega dei Ticinesi  

Guarda anche 

"Adeguare gli assegni familiari dei frontalieri al costo della vita italiano"

Una mozione del Consigliere nazionale Lorenzo Quadri chiede di adeguare gli assegni familiari dei frontalieri al costo della vita italiano.. “Il differenziale tr...
13.06.2024
Svizzera

"Italia negligente nella manutenzione delle infrastrutture finanziate dalla Svizzera?"

L'Italia è negligente per quanto riguarda la manutenzione della tratta ferroviaria di Luino? È quanto chiede il consigliere nazionale Lorenzo Quadri in ...
11.06.2024
Svizzera

"I semafori delle gallerie autostradali del San Salvatore e della Collina d’oro vanno spenti"

I semafori delle gallerie autostradali del San Salvatore e della Collina d’oro vanno spenti. Ne è convinto il Consigliere nazionale Lorenzo Quadri, che ha in...
06.06.2024
Svizzera

“CUPRA: perché attendere il 19 luglio per l’apertura quotidiana?”

Gli orari di apertura della corsia di uscita preferenziale Airolo/Passi del San Gottardo sono l'oggetto di un'interpellanza del Consigliere nazionale Lorenzo Quad...
05.06.2024
Svizzera

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto