Svizzera, 14 gennaio 2020

Avevano occupato il Credit Suisse "per il clima" e criticare Federer, tutti assolti

Il tribunale distrettuale di Renens ha assolto un gruppo di dodici attivisti pro-clima che avevano partecipato a novembre 2018 all'occupazione dei locali del Credit Suisse a Losanna. Il gruppo si era allora messo a giocare a tennis all'interno dello stabile per denunciare il rapporto tra il campione di tennis Roger Federer e la banca, sponsor del tennista. Gli attivisti avevano preso di mira l'istituzione bancaria, perchè, secondo loro, sta ancora investendo massicciamente nei combustibili fossili.

La polizia vodese era quindi intervenuta per allontanare gli attivisti e il Credit Suisse aveva inoltrato una denuncia. Il pubblico ministero di Vaud aveva constatato la violazione del domicilio e reati contro la legge sulle ammende. Aveva condannato, per ordinanza penale, i dodici partecipanti a una pena di 30 aliquote giornaliere di 30 franchi sospesi per due anni e multe comprese tra 400 e 600 franchi. Con i costi processuali, ciò
comportava una fattura totale di 21'600 franchi. Somma che, dopo l'assoluzione degli attivisti, è stata quindi ridotta a zero.

Nel motivare la sentenza, il presidente della corte ha citato la "qualità" e la "serietà" dei documenti presentati durante il processo a sostegno del pericolo del riscaldamento globale e della sua urgenza. Ha anche riconosciuto la natura attenta dei mezzi utilizzati dagli attivisti di fronte all'inazione politica.

E oltre agli attivisti processati, a gioire della sentenza sono anche gli ambientalisti, che hanno presto citato la sentenza quale dimostrazione della bonta delle loro opinioni. "È già un risultato eccezionale ricevere una simile dichiarazione da un giudice pena, che mostra la situazione di estrema emergenza climatica in cui ci troviamo", ha commentato su Twitter il copresidente dei Verdi Lausanne Xavier Company. 

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