Forum sul Turismo 02.12.2019 – La destinazione del Luganese è veramente turistica?
In occasione dei 130 anni di attività promozionale della regione, L’Ente Turistico del Luganese ha organizzato un Forum sul Turismo presso l’Hotel Splendide Royal, offrendo agli oltre 100 invitati, in collaborazione con l’Archivio Storico della Città di Lugano, una presentazione storica sul passato della destinazione, un’esposizione di pannelli raffiguranti foto e video e una tavola rotonda moderata da Alfonso Tuor, dove si sono confrontati sulla tematica turistica gli esponenti della politica, Christian Vitta e Roberto Badaracco e del mondo accademico Lorenzo Cantoni e Claudio Visentin.
Durante il Forum sul Turismo, attraverso la presentazione di Lisa Ferretti, ricercatrice con il mandato dall’Archivio Storico della Città di Lugano, si è voluto celebrare la promozione turistica ricordando come si è sviluppata la destinazione del Luganese dalla seconda metà Ottocento ad oggi. Successivamente i partecipanti si sono lasciati coinvolgere dall’interessante dibattito, dal quale sono usciti molti spunti, scaturiti dalle stimolanti domande di Alfonso Tuor, che caratterizzano l’opinione generale su quella che ne sarà della destinazione turistica. Si è voluto far leva sulle opportunità e sugli svantaggi delle nuove tendenze turistiche, sull’importanza delle nuove tecnologie, dei nuovi sistemi di comunicazione digitali, dei progetti cantonali già in corso e che si stanno sviluppando, i pro e i contro di AlpTransit e dell’aeroporto di Agno.
Al termine del dibattito si è svolta l’Assemblea Ordinaria dell’ETL. Il presidente Bruno Lepori ha fatto votare la Convenzione che regola le modalità di partecipazione di Lugano Region al finanziamento di attività promosse all’interno del Malcantone e finanziate anche dalla Fondazione Malcantone per un importo annuale di CHF 360'000.-. È stato inoltre votato il nuovo statuto che ha lo scopo principale di garantire un’equa rappresentanza nel Consiglio di Amministrazione (che sarà composto da 9 membri) dei comprensori e delle associazioni di categoria.
Lisa Feretti: Dalla Pro Lugano a Lugano Region: un percorso nella storia turistica della regione di Lugano da metà Ottocento ad oggi.
“Storicamente la fortuna turistica del luganese va inserita nel contesto geografico dell’ampia area dei laghi prealpini di cui il Ceresio fa parte. Il progresso dei sistemi di trasporto e in particolare l’apertura della galleria ferroviaria del San Gottardo nel 1882, consentirono a Lugano di inserirsi tra gli “hauts lieux “del turismo internazionale.
Nella seconda parte dell’Ottocento iniziò la trasformazione del paesaggio, in particolare con la costruzione di alberghi e la valorizzazione del lago a scopi turistici. È in questo contesto che nacque nel 1888 la Pro Lugano; le iniziative di questo ente furono soprattutto legate al sostegno di opere pubbliche e di decoro urbano della città (illuminazione, acquedotto, panchine, belvedere...) e alla sua promozione turistica. Dal 1899, in un momento molto fertile per il turismo si coinvolsero i comuni limitrofi e l’ente divenne “Pro Lugano e dintorni”. L’epoca d’oro del turismo si interruppe però con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale e in questo periodo gli alberghi luganesi vennero utilizzati soprattutto per ospitare gli sfollati e gli esuli.
Alla fine della Grande Guerra, per risollevare il turismo e il settore alberghiero, avvenne la fusione tra la “Pro Lugano e dintorni” e “l’Associazione per la reclame collettiva”. Dal 1921 si iniziarono a diffondere in larga misura in Svizzera e all’estero i primi prospetti della regione; nel luganese il turismo internazionale riprese con rinnovato vigore dal 1924.
Tra le due guerre la Pro Lugano e dintorni si fece promotrice di varie attività sportive che videro in quegli anni uno sviluppo importante, in particolare va segnalata l’appropriazione ludico-sportiva delle acque del lago con la costruzione del Lido di Lugano (aperto nel 1928). Da inizio Novecento si assistette anche all’avvento del turismo della salute e del benessere con prospettati effetti terapeutici, in particolare per le malattie respiratorie. Vennero dunque promosse case di cura in luoghi caratterizzati da clima mite e ampio soleggiamento (Kurhaus di Cademario e Sanatorio di Agra).
Evento determinante per Lugano negli anni dal 1933 al 1953 fu la “Fiera Svizzera