Ticino, 22 novembre 2019

A Lugano i cittadini si sentono sicuri: i risultati del sondaggio LOSAI

Lugano è una città sicura. È – stando ai risultati del sondaggio LOSAI – quello che pensano i cittadini luganesi, intervistati in merito al senso di sicurezza che avvertono nelle forze di sicurezza. Il sondaggio ha permesso di mettere a fuoco la percezione delle cittadine e cittadini di Lugano in merito alla qualità della vita, alla sicurezza e alle iniziative della Polizia e della Città sull'arco di quattro anni, dal 2014 al 2018.
 

Cittadine e cittadini, rispondendo al sondaggio, hanno condiviso opinioni e aspettative: il tasso di partecipazione è stato particolarmente positivo, attestandosi al 53,6%, ovvero 7'885 persone, su un totale di 14'717 che hanno ricevuto il sondaggio, dai 16 agli 84 anni, estratte in modo casuale per ogni quartiere.
 

Qualità della vita, percezione della sicurezza e rapporto con la Polizia Città di Lugano
 

Il 79,6% dei cittadini si dichiara molto o del tutto soddisfatto della propria qualità di vita: un valore di poco superiore alla media svizzera secondo dati OCSE. L’alto livello di soddisfazione è associato a una valutazione positiva dell’attuale livello di sicurezza a Lugano, a conferma di quanto la sicurezza influisce sulla qualità della vita. L’82,4% considera il livello di sicurezza alto o molto alto. I cittadini più soddisfatti della qualità di vita abitano nei quartieri di Castagnola, Carona e Cureggia. Inoltre, il 43,5% ritiene che nel corso degli ultimi cinque anni il livello di sicurezza è migliorato o molto migliorato, a fronte del 5,4% secondo cui la situazione è peggiorata o molto peggiorata. In un precedente sondaggio realizzato a Lugano nel 2009 l’87,6% dei cittadini dichiarava, invece, che il proprio senso di sicurezza negli ultimi tre anni era peggiorato o rimasto invariato. La percezione di sicurezza è quindi nettamente migliorata nel periodo intercorso fra i due sondaggi.
 

Il 91,7% dei luganesi si sente sicuro quando esce da solo di giorno nel proprio quartiere e il 65,4% anche quando è buio. Il 76% dei cittadini si dichiara molto o del tutto soddisfatto dell’operato della Polizia, mentre il 4% non ne è soddisfatto. Il livello di soddisfazione si attesta al di sopra della media dei paesi OCSE (75%). 

Il 58,4% dei cittadini è entrato in contatto con la Polizia nel 2018 per parlare, richiedere informazioni o consigli, interventi, a causa di multe o per sporgere denunce di smarrimento. La maggioranza dei cittadini dialoga quindi con la Polizia per un confronto positivo. Il 73,7% chiede una maggior presenza della Polizia nei quartieri, soprattutto durante il fine settimana e le ore notturne. La richiesta emerge anche tra i cittadini che si sentono sicuri o molto sicuri.
 

Preoccupazioni dei cittadini e iniziative per la sicurezza
 

Le principali preoccupazioni dei cittadini riguardano i furti in abitazione (soprattutto a Cureggia, Breganzona e Villa Luganese), la guida pericolosa (Barbengo e Carabbia), il consumo e lo spaccio di stupefacenti in luoghi pubblici, l’inquinamento acustico e il rumore nelle fasce serali (in particolare in centro). Allargando il campo al territorio cantonale, si osserva che criminalità e terrorismo non sono avvertiti

come problemi; ai primi posti si collocano i premi dell’assicurazione malattia, la disoccupazione e il traffico, legato all’inquinamento atmosferico e alla viabilità. Il tasso di cittadini che si dichiara vittima di un reato è inferiore o in linea con altri sondaggi di vittimizzazione effettuati in Svizzera nel 2015 e nel 2017. Nel 61,8% dei casi la cittadinanza ha dichiarato di avere adottato delle misure di prevenzione, anche senza essere stata vittima di reati. In particolare a Lugano negli ultimi cinque anni le vittime hanno subito un furto in abitazione (7,1%), furti di veicoli (4,8%), furti di oggetti nel proprio veicolo (4,4%), borseggi e scippi (4,2%), atti vandalici contro beni privati (10,5%), aggressioni verbali (14,5%) e fisiche (1,3%) in strada, aggressioni in casa (1%) e molestie sessuali (3,8%). Nei casi di molestie sessuali pari o superiori a tre volte negli ultimi 12 mesi (32,9%), la propensione a denunciare è inferiore. Per quanto concerne la videosorveglianza, il 68,4% dei cittadini ritiene utili o molto utili le telecamere per controllare il degrado urbano, gli atti di vandalismo e i problemi di circolazione, mentre il 12,1% crede che sia una misura poco o per nulla utile. I cittadini più favorevoli hanno oltre 60 anni. 
 

Statistiche di Polizia
 

Tra le principali città svizzere, Lugano registra i tassi più bassi di criminalità sia per reati violenti (4,9 reati ogni 1'000 abitanti), sia per reati contro il patrimonio (15,2 furti, esclusi i taccheggi, ogni 1'000 abitanti). Si osserva inoltre una diminuzione generalizzata di tutte le tipologie di reati dal 2014: -39,1% (furti in casa), -27% (furti di veicoli), -79% (furti di oggetti nei veicoli), -51,7% (borseggi e scippi) e -31,6% (vandalismo contro beni privati). Rispetto al 2014 si registra un aumento degli interventi della Polizia del +2,8% (valore stabile); d’altro canto si registra un calo per gli interventi in caso di incidenti (-6%), rumori (-4,8%), liti (-7,7%) e furti (-48,8%). La Polizia di Lugano reagisce in media in 9 minuti, ma i tempi si accorciano nel caso di rapine (4 minuti) o aggressioni (5 minuti). In merito alle contravvenzioni, dal 2014 si registra un aumento di infrazioni alle norme della circolazione stradale (+10,4%), per il mancato rispetto dei limiti di velocità (+51,9%) e per l’uso del telefonino alla guida (+73,9%). Le infrazioni registrate ai controlli radar fra il 2014 e il 2018 raggiungono una media del 8,7% (16,6% nelle zone 30). 
 

Nuove tecnologie e vittimizzazione online
 

Il sondaggio LOSAI ha interrogato i cittadini di Lugano in merito alle loro abitudini nell’uso di internet, dei social media e dei rischi connessi. La frequenza con cui si utilizza il web è strettamente legata alla percezione della sicurezza, soprattutto per quanto concerne operazioni di e-banking o pagamenti online. I cittadini adottano misure di prevenzione: codici PIN (78,1%), antivirus (71,8%) e numero di telefono della banca memorizzato (58,2%). Dal 2014 al 2018 il 31% dei cittadini è stato vittima di un reato online (attacco da un virus informatico, truffa online, uso non autorizzato dei propri dati). Se i reati tradizionali in genere sono oggettivamente diminuiti, quelli online rappresentano una parte crescente del totale della criminalità.  

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