Mondo, 19 novembre 2019
Arresto Comi, spuntano altre chat: "Secondo te mi possono indagare?". E intanto respinge le accuse
Corruzione, truffa ai danni dell’Unione Europea. Sono solo alcune delle gravi accuse a cui dovrà rispondere l’ex europarlamentare di Forza Italia Lara Comi, arrestata la scorsa settimana nell’ambito dell’inchiesta ‘Mensa dei poveri’. Ieri – a margine degli interrogatori – ha parlato il gip: “L’unico interesse della vicenda era garantirsi i voti”.
E proprio in questi giorni stanno emergendo alcuni particolari che confermerebbero la tesi del gip. Dopo l’intercettazione
dei messaggi con la preside della Camera penale in cui le chiedeva di “passare a Telegram in quanto più sicuro e non rispondere a messaggi e telefonate, poi ti spiego”. E alla stessa persona, la Comi aveva chiesto tramite Whatsapp: “Secondo te mi possono indagare? Comunque dirò di non aver mai preso 17mila euro e non di non aver mai avuto consulenza con Afol”.
L’interrogatorio – riportano i media italiani – è durato quasi cinque ore. La Comi ha respinto tutte le accuse.