Ticino, 13 novembre 2019

Tiratori, cacciatori, collezionisti: tutti “colpevoli”. Le considerazioni di Norman Gobbi

*Articolo dal Mattino della Domenica

Come volevasi dimostrare: l’approvazione dei cambiamenti imposti dall’Unione europea alla Legge federale sulle armi inizia a provocare i primi costi per i Cantoni. È di poche settimane fa la notizia che il Canton Zurigo deve assumere 5 nuove persone per rafforzare il servizio preposto al rilascio dei permessi e al relativo controllo per possedere un’arma.

Quanto si ipotizzava prima del voto popolare del 19 maggio – ossia un forte aumento della burocrazia e quindi dei costi - si sta puntualmente verificando. Una votazione, quella della scorsa primavera, che ha proposto il Canton Ticino in controtendenza rispetto a tutto il resto della Svizzera.

“Siamo stati gli unici ad opporci a questa dannosa ingerenza dell’UE sulla nostra legislazione – afferma il Consigliere di Stato Norman Gobbi – anche perché avevamo ben capito che la motivazione legata a un potenziamento della lotta al terrorismo non aveva alcun fondamento. Per contro invece questi cambiamenti avrebbero creato, come stiamo purtroppo vedendo, maggiori costi. Soldi che andrebbero invece destinati diversamente, proprio per non togliere tempo ed energie agli agenti di Polizia,
chiamati ad assolvere compiti ben più impegnativi e mirati nella lotta al terrorismo”.

Una legge che avvia la criminalizzazione del libero e onesto cittadino detentore di un’arma. “Soprattutto – sottolinea il Direttore del Dipartimento delle istituzioni – stravolge un paradigma che fa parte del DNA degli svizzeri, ossia la fiducia dell’autorità nei confronti dei cittadini. Si mette in discussione a priori la buona fede di migliaia di cittadini nel loro essere tiratori, cacciatori o collezionisti di armi. Cittadini che si sono sempre comportati correttamente e che invece ora vengono tutti considerati potenzialmente “colpevoli”. È proprio per salvaguardare uno dei valori fondanti della società elvetica che mi sono battuto prima del voto del 19 maggio. I ticinesi – e di questo ne sono molto fiero – hanno capito, dimostrando la nostra resilienza alle sirene europeiste”, conclude il Consigliere di Stato Norman Gobbi. Per inciso: PPD e PLR (non parliamo poi della sinistra turboeuropeista) avevano invece appoggiato queste modifiche che ci venivano imposte da Bruxelles. Chi ha orecchie per intendere, intenda…

*edizione del 10 novembre 2019

Guarda anche 

Via libera agli aiuti per gli allevatori ticinesi. Piccaluga: «Collari a feromoni contro il lupo»

GRAN CONSIGLIO – Una barriera olfattiva per proteggere le greggi. È questa la funzione del collare a feromoni, un dispositivo ideato per tenere lontano il...
16.09.2025
Ticino

FM, Balli (Lega): “Spegnere le radio private equivale a regalare ascoltatori alle reti italiane”

VOTAZIONE - La decisione della SSR di disattivare le sue antenne FM già alla fine del 2024, con due anni di anticipo sulla scadenza prevista, si è rivela...
16.09.2025
Ticino

Michele Guerra: "Un convinto sì all’iniziativa leghista"

VOTAZIONI - Ci sono decisioni che non appartengono alla contabilità ma alla coscienza civile. Quella del 28 settembre 2025 è una di queste. Da anni denuncia...
17.09.2025
Ticino

Record di crimini di asilanti: un reato ogni 16 ore in Ticino.

TICINO - Parrebbe che la giovane donna trovata morta quest’estate a Bellinzona fosse stata in passato vittima di abusi da parte di un richiedente l’asilo. ...
16.09.2025
Ticino

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto