Ticino, 28 ottobre 2019
"Sü i calzett, bisogna cambiare marcia"
*Dalla prima pagina del Mattino della Domenica.
Le elezioni di domenica non sono andate bene. Ha vinto l’isterismo climatico, che nel concreto si traduce in: sconcio accordo quadro con l’UE; frontiere spalancate; tasse e balzelli che peseranno per migliaia di franchi all’anno sui bilanci delle economie domestiche. Ha vinto l’isterismo climatico, mentre la Lega ha perso, per un pugno di schede, il secondo seggio in Consiglio nazionale.
Che il rischio fosse grande lo sapevamo. Specie dopo il risultato di aprile e l’inciucio contro natura al centro. Inciucio da cui l’ex partitone è uscito con le ossa rotte, scendendo ai minimi storici. La Lega è tornata alle percentuali del 2011, anno in cui raddoppiò i seggi al Nazionale.
Le elezioni sono andate male. Però siamo lungi da quello sfascio con cui si riempiono la bocca i giornalai al servizio della casta! I pennivendoli di regime hanno infatti un preciso scopo: scoraggiare
i leghisti blaterando di scenari apocalittici! Meglio ancora se si riesce pure a seminare zizzania…
Detto questo, il risultato di domenica necessita di risposte. Un tema sul tavolo è quello dell’organizzazione interna della Lega. Ma non è l’unico, e nemmeno il più importante. Ciò che conta è l’azione politica. Bisogna valorizzare lo spirito movimentista, ed anche di opposizione: una Lega troppo istituzionale è perdente. Occorre tornare in piazza con iniziative, referendum e petizioni. Soprattutto, servono le proposte: ci vogliono battaglie chiaramente identificabili con il Movimento.
Come lo sono state, in passato, la Tredicesima AVS, le iniziative per gli sgravi fiscali, o quella per ridurre le spese dell’amministrazione pubblica. Sü i calzett! Il recupero è possibile: ci siamo risollevati da situazioni ben peggiori di quella attuale! Ripartiamo dalle elezioni comunali!
*Edizione del 27 ottobre 2019