Ticino, 20 ottobre 2019
Elezioni federali, in Ticino avanzano Verdi e UDC. Agli Stati testa a testa Lombardi-Chiesa
Quando sono disponibili i risultati di circa metà dei comuni, nelle elezioni federali in canton Ticino si profila una crescita sostanziale dei Verdi e una più contenuta dell'UDC. A farne le spese praticamente tutti gli altri partiti.
Stando alle prime proiezioni della RSI, la lista Verdi e Sinistra alternativa otterrebbe il 13% dei voti, in netta crescita rispetto a quattro anni fa quando si erano fermati al 4% (anche se allora correvano da soli. Crescita, come detto, più modesta per l'UDC che passer dall'11,3% del 2015 al 13,9% di oggi. In calo gli altri partiti, in particolare la Lega, che perderebbe quasi 5 punti percentuali, scendendo al 21,7% al 16,9%. Il PLR scenderebbe dal 23,7% al 20,7%, il PPD dal 20,1% al 16,9% e il PS dal 15,6% al 14,8%.
In termini di seggi, sempre secondo la RSI, il PPD

perderebbe uno dei suoi due seggi al Consiglio Nazionale a scapito di Verdi e Sinistra alternativa.
Per quel che riguarda la corsa per il Consiglio degli Stati è testa a testa tra Filippo Lombardi e Marco Chiesa, seguiti da Marina Carobbio e Giovanni Merlini. Più distanziati Greta Gysin e Battista Ghiggia.
Quando sono stati scrutinati 61 comuni su 115 Lombardi è in testa (8682 voti, al 31,8%), seguito da Chiesa (8259 voti, al 31.20%), Carobbio (7580 voti, al 28,64%), Merlini (7436 voti, al 28,09%), Ghiggia (5197voti , al 19,63%), Gysin (5506 voti, al 20,8%).
I dati parziali della partecipazione segnano un calo, attestandosi sotto il 50% quando nel 2015 la partecipazione era stata 54,4%. A Lugano ha votato il 45,7%, a Locarno il 42,7%, a Chiasso il 53%, a Mendrisio il 54%.