Opinioni, 14 ottobre 2019

Censi: "Basta criminalizzare gli automobilisti"

*Di Andrea Censi

La politica ha trovato il suo capro espiatorio per lavarsi la coscienza sulle questioni ambientali e la gallina dalle uova d’oro per rimpolpare le casse dello Stato: l’automobilista. È ora di dire basta a questa politica pressapochista, come automobilisti e come cittadini.

A Berna come negli altri consessi politici è ora di dare una svolta a queste scelte miopi, per visione e per contenuto, incapaci di dare una risposta reale ai problemi della popolazione, in balia degli eventi e di notizie lette sui social network.

Dagli aumenti sul costo della benzina, ad incrementi di nuove tasse sulla CO2, alle imposte di circolazione sempre più discriminatorie, alla persecuzione legale permessa da una legge iniqua e sproporzionata (Via Sicura) che hanno ingrassato unicamente le tasche dei medici del traffico, svuotato quelle dei cittadini ed intasato di burocrazia gli uffici
del ministero pubblico.

È ora di dire basta e per farlo è necessario mandare a Berna chi in questi anni ha dimostrato una sensibilità nei confronti dei conducenti, chi si è applicato nel difenderne i diritti. Non sono l’unico, ma non siamo tanti, uno dei pochi che può dimostrare azioni concrete.

Dalla battaglia contro le società d’incasso illegali (coordinata con la Sez. di circolazione), alla lotta contro gli aumenti sulla benzina (petizione federale), al ricorso al Tribunale Amministrativo Federale sulle velocità del tratto A13, e ancora al ricorso sulle imposte di circolazione alla Camera di diritto Tributario che ha permesso ai ticinesi di risparmiare quasi una decina di milioni. Lamentarsi, oppure CAMBIARE con umiltà e lavoro.  

*Presidente del Fronte Automobilisti Ticino e candidato al Consiglio Nazionale (Lega dei Ticinesi)

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